“Prigozhin è vivo”: le teorie del complotto sulla morte del capo della Wagner spopolano sul web
Le teorie del complotto sulla morte di Prigozhin spopolano sul web
La morte di Yevgeny Prigozhin non convince tutti: da alcuni giorni, infatti, sul web spopolano alcune teorie complottiste secondo le quali il capo della Wagner sarebbe vivo e avrebbe inscenato il suo decesso.
Una teoria, come sottolineato da La Repubblica, sostenuta anche da alcuni analisti politici, come ad esempio l’indipendente Ekaterina Schulmann che su Facebook ha scritto: “Un aereo carbonizzato offre un’ottima opportunità per scomparire per sempre”.
“È stato affermato che a bordo era presente un passeggero di nome Evgenij Prigozhin. Ma è anche noto che diverse persone hanno cambiato il loro nome in Evgenij Prigozhin, al fine di confondere le acque sui suoi viaggi” Keir Giles, consulente senior del programma Russia ed Eurasia a Chatham House.
Il giornalista di Dossier Ilya Rozhdestvenskij ha ricordato che “i Wagner hanno cambiato ufficialmente i loro cognomi, nomi e patronimici. Prigozhin ha affidato loro una serie di compiti. Alcuni hanno addirittura testato il sistema di sanzioni europeo e sono penetrati nel territorio dell’Unione”.
Sui social, inoltre, c’è anche chi ha ricordato che nell’ottobre 2019 Prigozhin era stato già dato per morto in un incidente aereo avvenuto in Congo, salvo poi riapparire vivo e vegeto poco dopo.
Ma perché Prigozhin avrebbe dovuto inscenare la sua morte? Su questo nessuno dei complottisti riesce a fornire una tesi che abbia un fondamento né, soprattutto, riesce a fornire prove chiari ed evidenti del fatto che Prigozhin sia in realtà vivo.