La mortalità materna è quasi dimezzata in 25 anni
I decessi legati alla gravidanza sarebbero calati del 44 per cento in 25 anni, ma il 99 per cento di questi avviene ancora nei Paesi in via di sviluppo
I decessi legati alla gravidanza sarebbero calati del 44 per cento negli ultimi 25 anni, secondo un report dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) pubblicato dalla rivista scientifica The Lancet.
Nel 2015, circa 303mila donne sono morte a causa di complicazioni durante la gravidanza o nei sei mesi successivi al parto; per gli stessi motivi, nel 1990, sono morte 532mila donne, quasi il doppio.
Sebbene 39 Paesi abbiano riportato un “significativo progresso” nel ridurre i decessi legati ai parti, solo nove nazioni hanno raggiunto il traguardo previsto dall’Onu.
Nell’estremo oriente si sono registrati i maggiori progressi: qui la mortalità materna è passata da un tasso di 95 a 27 per 100mila bambini nati.
Lale Say, la coordinatrice del dipartimento per la riproduzione salute e ricerca dell’OMS, sostiene tuttavia che non c’è stato uno sviluppo equilibrato: il 99 per cento dei decessi avviene ancora nei Paesi in via di sviluppo.
“Molti Paesi con un’alta percentuale di mortalità materna faranno pochi progressi, o regrediranno, nei prossimi 15 anni se non verrà aumentato il numero delle ostetriche e migliorata la loro formazione”, ha detto Babatunde Osotimehin, il direttore esecutivo del fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.
L’obiettivo dell’Onu è di ridurre la mortalità materna a livello globale a un tasso inferiore a 70 ogni 100mila parti, entro il 2030.