È morta Winnie Mandela, l’ex moglie di Nelson Mandela
Fu impegnata con il marito nella battaglia anti-apartheid: aveva 81 anni
Winnie Madikizela Mandela, ex moglie di Nelson Mandela, è morta il 2 aprile 2018 a Johannesburg all’età di 81 anni. Il decesso è avvenuto al Netcare Milpark Hospital, dove la donna, malata da tempo, era ricoverata.
Winnie Mandela fu per anni la leader dell’African National Congress Women’s League e militò attivamente nell’African National Congress, il partito di cui fu leader il marito.
Nata a Mbizana, in Sudafrica, a vent’anni, nel 1956, fu la prima donna nera del paese a ottenere il diploma da assistente sociale. Quello stesso anno conobbe Nelson Mandela, che aveva 18 anni in più di lei. I due si sposarono dopo solo pochi mesi di fidanzamento.
C’era lei ad attendere il leader della lotta anti-apartheid alla sua uscita dal carcere, nel 1990, dopo 27 anni di reclusione. Disse: “La mia vita con lui è stata una vita senza di lui”. Durante la prigionia del marito, portò avanti la battaglia politica per i diritti dei neri.
Nel corso degli anni fu al centro di un paio di scandali. Nel 1998 la sua guardia del corpo la accusò di aver organizzato il rapimento di alcuni bambini per farli sfuggire a un pastore metodista che ne abusava sessualmente e che poi fu misteriosamente ucciso. La donna fu condannata per il rapimento a 6 anni di carcere, ma la multa fu poi tramutata in una sanzione economica.
Sempre nell’ambito della medesima vicenda, nel 1992 Winnie Mandela fu accusata di aver ordinato l’uccisione di un uomo, ma non si arrivò mai a una sentenza.
Divorziò dal marito nel 1996.
Alla sua vita è dedicato il film del 2011 “Winnie Mandela”, scritto e diretto da Darrell Roodt: il suo ruolo è interpretato dall’attrice Jennifer Hudson.