Dall’Austria all’Etiopia: le notizie dal mondo di questa settimana
Austria
Il cancelliere Sebastian Kurz si è dimesso a seguito di uno scandalo legato alla corruzione ed è stato sostituito dal ministro degli Esteri, Alexander Schallenberg.
Iraq
Nessuna coalizione ha ottenuto la maggioranza alle elezioni parlamentari del 10 ottobre, le quinte dall’invasione occidentale. Il movimento legato al religioso Muqtada al-Sadr ha aumentato i seggi in parlamento e governa diverse delle 18 province del Paese, inclusa Baghdad. Sconfitte le milizie vicine all’Iran, rappresentate per lo più dall’alleanza Fatah. Affluenza ai minimi intorno al 41 per cento.
Bangladesh
Dacca ha disposto il trasferimento dei rifugiati Rohingya fuggiti dal Myanmar sull’isola di Bhasan Char, un territorio vulnerabile dal punto di vista ambientale, che ad oggi ospita quasi 20mila persone. Nel Paese vivono circa 1,1 milioni di Rohingya.
Afghanistan
Un attentato rivendicato dal sedicente Stato Islamico ha provocato 80 morti e centinaia di feriti nella provincia settentrionale di Kunduz, dove un attacco suicida ha colpito una moschea sciita. Intanto il G20 riunito da Mario Draghi ha stanziato quasi 1,3 miliardi di euro di aiuti umanitari. Un miliardo è arrivato dall’Ue e 300 milioni dagli Usa. Nessun riconoscimento però per il regime talebano.
Etiopia
Il governo ha lanciato una nuova offensiva nella regione del Tigray, a una settimana dal giuramento per un secondo mandato del premier e premio Nobel per la Pace, Abiy Ahmed. Infranto il cessate il fuoco proclamato a giugno. Addis Abeba sfida così le richieste di pace dell’Onu e la minaccia di nuove sanzioni da Usa e Ue.
Minimum tax
Nel 2023 entrerà in vigore l’accordo internazionale per imporre un’aliquota minima del 15 per cento sui profitti delle imprese multinazionali con almeno 750 milioni di euro di ricavi. Secondo l’Ocse, i 136 Paesi aderenti rappresentano ormai oltre il 90 per cento dell’economia globale.
Migranti
Dodici Paesi dell’Unione europea hanno chiesto di costruire un muro per fermare l’afflusso di migranti. La Commissione non si è opposta, ma ha chiuso i cordoni della borsa: «Non con fondi comunitari». A firmare la lettera Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia e Slovacchia.
Usa
Joe Biden ha proclamato l’11 ottobre “Indigenous Peoples’ Day”. La ricorrenza celebra «i contributi inestimabili e la resilienza dei popoli indigeni» e ne riconosce la «sovranità intrinseca». La festa va ad aggiungersi al Columbus Day, commemorato negli Usa ogni secondo lunedì di ottobre per ricordare la scoperta dell’America.
Taiwan
Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato che la Cina porterà a termine la riunificazione con Taiwan. Per tutta risposta, Taipei ha ricordato a Pechino che solo i 23 milioni di taiwanesi hanno il diritto di decidere «il futuro e lo sviluppo» dell’isola.