Missili russi in Polonia, Biden prudente: “Improbabile che siano stati lanciati da Mosca”. Meloni: “Fortissima preoccupazione”
Missili russi in Polonia, Biden: “Improbabile siano stati lanciati da Mosca”
Durante l’attacco missilistico più grave lanciato dai russi – novanta missili in un solo giorno – un’esplosione nel villaggio polacco di Przewodov a pochi chilometri dal confine ha ucciso due persone alzando alle stelle la tensione. La Polonia ha messo l’esercito in stato d’allerta.
L’agenzia di stampa Associated Press scrive che, i primi risultati dell’indagine sul missile caduto ieri in Polonia suggeriscono che sia stato lanciato dalle forze ucraine all’indirizzo di un missile russo; e cita fonti statunitensi rimaste anonime. In precedenza anche il presidente Usa, Joe Biden, ha definito “improbabile” che il missile fosse stato lanciato dalle forze di Mosca.
Il presidente degli Stati Uniti lo ha detto e ribadito, rispondendo alle domande dei giornalisti, dopo il vertice straordinario con i leader del G7 e gli alleati della Nato a margine del summit del G20 in corso a Bali, in Indonesia. “Le prime informazioni smontano quell’ipotesi – ha spiegato ai reporter che chiedevano dettagli – io non voglio dirlo fino a che l’indagine non è completata. E’ improbabile, vedendo la traiettoria, che sia stato sparato dalla Russia”.
Biden ha fornito questa interpretazione, che ha sorpreso i reporter, probabilmente sulla base delle informazioni che gli sono arrivate durante i colloqui telefonici intercorsi con il presidente polacco Andrzej Duda e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Il missile che è esploso in Polonia, uccidendo due persone, secondo una fonte citata dalla Cnn era stato tracciato da un aereo della Nato impegnato in una missione di pattugliamento del cielo polacco. La posizione di Biden coincide con quella già espressa dal presidente polacco, che aveva parlato di “nessuna prova evidente” del lancio da parte dei russi, anche se i resti di un missile dimostrano che si tratta di un razzo di fabbricazione russa. Mosca fin da subito aveva negato il proprio coinvolgimento, accusando l’Ucraina di propaganda. Tra le ipotesi è che un missile possa essere arrivato in Polonia dopo essere stato intercettato e colpito dagli ucraini. Un’indagine approfondita e veloce è necessaria, prima che la situazione prende una piega drammatica.
I membri Nato e i Paesi del G7 hanno garantito “pieno sostegno alla Polonia” e dichiarato di “restare in stretto contatto per decidere i passi appropriati da intraprendere mentre l’indagine sull’esplosione andrà avanti”. Un’indagine “approfondita” è stata chiesta anche dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ieri aveva incontrato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine del G20. “E’ assolutamente necessario – ha detto il vice portavoce dell’Onu, Farhan Hag – evitare un’escalation della guerra in Ucraina”. Biden, che aveva riunito poco prima in via d’emergenza una serie di leader, tra cui Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Rishi Sunak e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha promesso “pieno sostegno all’indagine della Polonia”, ma è possibile che abbia informato i leader delle informazioni ricevute dall’intelligence. “Mi assicurerò – ha aggiunto – che si capisca esattamente che cosa è successo. A quel punto decideremo tutti insieme quali passi intraprendere. C’era totale unanimità tra gli amici presenti al tavolo”.
Il capo della Casa Bianca, che quattro ore prima aveva avuto colloqui telefonici con il presidente polacco e con il segretario generale della Nato, aveva già condannato in precedenza la Russia per l’escalation del conflitto con l’Ucraina. Il presidente americano non ha voluto dire se con gli alleati è stato affrontato il tema dell’articolo 5 del Trattato della Nato, quello che stabilisce il principio secondo cui ”l’attacco a un membro deve essere considerato un attacco a tutti” quelli che fanno parte del Trattato. L’ultima volta che era stato invocato l’articolo 5 era stato dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 agli Stati Uniti. Nelle prossime ore il Pentagono ospiterà un summit virtuale con i membri del Gruppo di contatto della Difesa, formato dai Paesi che hanno garantito l’appoggio all’Ucraina. Intanto il capo dello stato maggiore congiunto delle forze militari americane, il generale Mark Milley, ha parlato con il suo omologo ucraino, generale Valery Zaluzhny. I contatti saranno frenetici anche nelle prossime ore. E’ possibile che già in giornata arrivi una versione ufficiale di quanto accaduto in Polonia. Intanto i missili hanno affondato le borse asiatiche, le prime ad aprire, mentre il dollaro si è rinforzato.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – che ha raggiunto telefonicamente il presidente del Consiglio polacco Mateusz Morawiecki – ha manifestato fortissima apprensione e preoccupazione per quanto accaduto. Esprime solidarietà al Governo e al popolo polacco ed ha raggiunto telefonicamente il presidente del Consiglio polacco Mateusz Morawiecki.
Degli ultimi avvenimenti in Polonia collegati all’aggressione russa all’Ucraina, la Presidente del Consiglio italiano ha parlato – a margine dei lavori del G20 – con il premier canadese Justin Trudeau. Durante il colloquio si è affrontato anche il capitolo relazioni transatlantiche. Meloni, inoltre, si è soffermata “sull’importanza delle relazioni commerciali con il Canada, che si sviluppano nel quadro dell’accordo di partenariato strategico”.