Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Spiegateci perché Di Maio non ha ancora detto una sola parola su Hong Kong

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Il mondo prende posizione contro la Cina dopo la controversa legge sulla sicurezza imposta a Hong Kong e centinaia di arresti dei manifestanti, ma l'Italia resta in silenzio

Cosa risponderà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio quando gli chiederanno cosa faceva l’Italia mentre a Hong Kong una decina di manifestanti – inclusa una ragazzina di 15 anni – venivano arrestati per aver violato la nuova legge sulla sicurezza imposta dalla Cina e oltre 300 persone finivano in cella per aver partecipato alle proteste? Dopo l’entrata in vigore del controverso provvedimento voluto da Pechino, molti paesi hanno preso posizione: negli Stati Uniti la Camera ha approvato all’unanimità una legge bipartisan per dare asilo a attivisti a rischio di persecuzione politica da parte della Cina e il Regno Unito ha convocato l’ambasciatore cinese a Londra ed è pronto ad aprire i confini a milioni di cittadini della sua ex colonia. Anche l’Australia sta considerando seriamente la possibilità di offrire visti e sostegno ai cittadini di Hong Kong. L’Unione europea ha espresso “gravi preoccupazioni per la legge sulla sicurezza nazionale”, mentre altri paesi come Francia, Germania e Giappone si sono fatti sentire in sede Onu a Ginevra.

Il governo italiano, invece, tace su quanto sta avvenendo nell’ex colonia britannica. L’unico esponente dell’esecutivo che ne ha parlato – peraltro in toni molto morbidi – è il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, che ha invocato il “principio di non ingerenza” negli affari interni degli altri Stati. “Posso condannare l’attuazione di una legge non la legge in sé”, ha detto l’esponente M5S a Radio24. “Voi avete mai visto un Paese straniero condannare un legge fatta in Italia?”, ha aggiunto. “Tu puoi deprecare l’attuazione di una legge fatta in modo tale da pressare l’opposizione, ieri a Hong Kong abbiamo avuto 300 arresti di manifestanti, questo per me è deplorevole, non la legge che è una legge come le altre”.

Le parole di Di Stefano sono state riferite “di una gravità assoluta” in una nota firmata dal deputato Riccardo Magi (+Europa Radicali) e dal Presidente dei Radicali Italiani Igor Boni. I due autori sottolineano anche che la reazione del governo italiano non sorprende. “Oggi assistiamo al tentativo di cancellare le più elementari libertà e quei diritti umani e civili garantiti da un trattato internazionale firmato e ratificato dalla Cina e che è apertamente violato”, prosegue la nota. “Il sottosegretario Di Stefano vuole discutere di ragioni, di modi e di metodo perché ha dimenticato il significato della parola libertà, sacrificata in nome di una politica estera che vede l’Italia sempre più satellite del gigante cinese“. Magi e Boni concludono scrivendo che presenteranno “una mozione alla Camera dei Deputati, per costringere il governo ad assumere una posizione netta a favore della libertà, dei diritti e della democrazia per i cittadini di Hong Kong e di Taiwan”.

A chiedere una presa di posizione contro il regime cinese da parte dell’Italia è anche l’opposizione di centrodestra. “Leggi liberticide, centinaia di arresti, violenze, persecuzione delle idee, morte: dopo il virus che ha infettato il mondo, il regime comunista cinese conferma il proprio volto spaventoso con la repressione di Hong Kong”, ha dichiarato il segretario della Lega Matteo Salvini. “Il governo italiano ha il dovere di prendere una posizione chiara e inequivocabile. L’Iran che minaccia Israele, il Venezuela che affama e tortura, la Cina che contagia, massacra e aggredisce Paesi e ricchezze: troppi silenzi, troppi errori, troppa paura. Cosa c’è sotto? Solo incapacità e pavidità o anche altro? L’Italia deve rialzare la testa”. “Siamo tutti cittadini di Hong Kong, libera dalla dittatura comunista che non rispetta i patti”, scrive in un tweet Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. “Libertà per gli arrestati che chiedono democrazia. La Cina faccia marcia indietro se non vuole perdere definitivamente la sua credibilità”.

La nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong prevede pene fino all’ergastolo per chi è giudicato colpevole dei reati di secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere. Ieri, nel giorno del 23esimo anniversario del ritorno alla Cina, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la legge: 370 persone sono state arrestate per vari reati, mentre una decina di fermi – incluso quello di una 15enne – sono stati formalmente eseguiti per violazioni delle norme restrittive volute da Pechino ed entrate in vigore ieri.

Il silenzio del ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio su Hong Kong – in imbarazzo perché grande sostenitore dell’Italia nella Nuova Via della Seta e fautore di relazioni sempre più strette con Pechino – unito alla mancata presa di posizione nei confronti dell’Egitto sul caso Regeni, dopo la nuova richiesta della famiglia di convocare l’ambasciatore italiano al Cairo (“Non credo sia la soluzione”, ha commentato sempre di Stefano) porta a chiedersi se il rispetto dei diritti umani per il nostro governo e il nostro Paese abbia ancora qualche valore e se la posizione dell’Italia a livello internazionale possa riscattarsi dalla sudditanza imposta dal “principio” della convenienza economica a tutti i costi.

Leggi anche: 1. Hong Kong è un caso internazionale: Usa e Regno Unito si muovono contro la Cina /2. Il Regno Unito dà una lezione al mondo aprendo i confini ai ribelli di Hong Kong

3. La Cina approva la legge sulla sicurezza nazionale. Joshua Wong: “È la fine di Hong Kong” / 4. Hong Kong, Wong denuncia in un video l’arresto di un attivista di Demosisto: “La legge sulla sicurezza sta uccidendo il dissenso”

5. Ecco perché per la Cina è così importante avere il controllo su Hong Kong / 6. La Cina riduce il debito all’Africa, ma rischia di finire in trappola

Ti potrebbe interessare
Esteri / Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti
Esteri / I gruppi
di estrema destra
che bloccano gli aiuti
per Gaza
ricevono donazioni
dagli Usa
e da Israele
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Ti potrebbe interessare
Esteri / Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti
Esteri / I gruppi
di estrema destra
che bloccano gli aiuti
per Gaza
ricevono donazioni
dagli Usa
e da Israele
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Esteri / Gaza, Hamas: "Israele ha ucciso 160 giornalisti dal 7 ottobre". Onu: "Bombardate il 70% delle scuole dell'Unrwa"
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Esteri / Trump torna a parlare dopo l’attentato: “Grazie a Dio non sono morto. Ora ho l’occasione per unire gli Usa e il mondo intero”
Esteri / Gaza, l'Unrwa: "Ci vorranno 15 anni per rimuovere le macerie nella Striscia". Media libanesi: "In settimana in Qatar riprendono i negoziati per la tregua"