Migranti, Consiglio d’Europa a stati Ue: “Sospendere la cooperazione con la Libia”
Prima della riunione in Lussemburgo, il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatovic, ha inviato alcune richieste ai ministri della giustizia e degli Interni degli Stati Ue
Migranti, commissario Consiglio d’Europa a stati Ue: “Sospendere la cooperazione con la Libia”
Sospendere ogni collaborazione con la Libia e fare in modo che il meccanismo per gestire congiuntamente sbarchi e ridistribuzione dei migranti porti anche alla “creazione di un sistema a lungo termine e ambizioso per diminuire la pressione dei flussi migratori su certi Stati come Italia, Grecia e Malta”.
Sono le richieste che il commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, invia ai ministri della giustizia e degli Interni degli Stati Ue prima della loro riunione in Lussemburgo. “Oggi gli Stati Ue hanno la possibilità di prevenire nuovi disastri umanitari decidendo di sospendere ogni collaborazione con le autorità libiche che implica il ritorno in Libia dei migranti intercettati in mare, sino a quando il Paese non darà chiare garanzie sul pieno rispetto dei diritti umani” afferma il commissario.
“Ora le discussioni sulla gestione dei flussi dovrebbero focalizzarsi anche su come migliorare la protezione dei diritti umani dei migranti e in particolar modo sul come evitare che chi è salvato in mare sia inviato in paesi dove sarebbe sottoposto a gravi violazioni dei suoi diritti umani” dice Mijatovic.
“I ministri della giustizia e degli interni degli Stati Ue che si riuniscono in Lussemburgo non dovrebbero farsi sfuggire la possibilità di far virare la politica migratoria su una traiettoria più umana e rispettosa dei diritti” indica il commissario.
La notizia arriva 3 giorni dopo le rivelazioni apparse sul quotidiano Avvenire a firma di Nello Scavo che mostra come, nel 2017, ci sia stato un incontro tra le autorità italiane e i libici per trovare un accordo sulle partenze dei migranti, al quale ha preso parte anche un noto trafficante di esseri umani, Abd al-Rahman al-Milad, conosciuto come Bija, entrato indisturbato nel Cara di Mineo, in Sicilia.
L’incontro è avvenuto l’11 maggio 2017, in un momento in cui l’Italia – Minniti era il ministro degli Interni – stava discutendo con la Libia per arrivare a un accordo con il quale bloccare il flusso dei migranti verso il nostro Paese. ‘Avvenire’ ha pubblicato le foto della trattativa segreta, e nelle immagini, ottenute da una fonte ufficiale, si vede chiaramente Bija, seduto al tavolo.