Migranti, l’Ue apre all’Italia: “Pronti ad aiutare, serve nuovo patto”
Il braccio di ferro tra l’Italia e l’Europa sui migranti sembra essere arrivato a un punto di svolta. Niente più muro duro dei Paesi che intendono partecipare alla distribuzione delle persone che arrivano nel continente europeo. A farlo capire chiaramente è la commissaria europea agli Affari Interni, la svedese socialdemocratica Ylva Johansson, alla vigilia dell’incontro in Germania con il ministro italiano Piantedosi.
“Siamo pronti a sostenere e aiutare in questa situazione”, ha affermato la commissaria. “La nostra principale preoccupazione deve sempre essere quella di salvare vite umane. E il modo migliore per salvarle è impedire alle persone di intraprendere questi viaggi” pericolosi lungo la rotta del Mediterraneo Centrale. “Abbiamo visto – ha continuato – un numero crescente di arrivi attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale. Abbiamo anche visto che la maggior parte delle nazionalità che arrivano lungo queste rotte, probabilmente, non hanno bisogno di protezione internazionale”.
Quindi, ha proseguito, “questo è importante, per prevenire che le persone intraprendano questi viaggi pericolosi, a volte mortali, attraverso il Mediterraneo”. Questo, ha detto ancora, “è uno dei motivi per cui sono stata di recente in Bangladesh”. Perché quella bangladese “è una delle principali nazionalità delle persone che ora arrivano lungo queste rotte”, quindi occorre “lavorare insieme alle autorità del Bangladesh, per evitare” che i cittadini di quel Paese percorrano “queste rotte rischiose. Ovviamente abbiamo bisogno di un sistema adeguato di solidarietà e responsabilità, insieme nell’Unione Europea. E’ per questo che abbiamo proposto un nuovo patto di migrazione e asilo. Ed è per questo che gli Stati membri sono stati così costruttivi nell’adottare alcune delle proposte” presentate dalla Commissione.
“Ho presentato una road map – ha aggiunto – per assicurarmi che, insieme al Parlamento”, gli Stati riuniti nel Consiglio “adottino tutte le proposte durante questa legislatura. E’ la risposta più importante: non esiste un piano d’azione al mondo che possa essere meglio di un regolamento adeguato. Ecco perché dobbiamo assicurarci di avere tutto il pacchetto sul tavolo. Ovviamente siamo pronti a sostenere e aiutare, in questa situazione. Avrò anche l’opportunità di incontrare il nuovo ministro italiano, in Germania, ed è una cosa di cui parlerò con lui”, ha concluso.