Undici migranti sono morti in un naufragio al largo della Grecia, cinque sono bambini
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Sono più di 3.500 i migranti, tra cui più di 700 bambini, morti nel Mediterraneo nel 2015
I corpi di undici persone, tra cui cinque bambini, quattro uomini e due donne, sono stati recuperati in mare dalla guardia costiera greca nella mattina di mercoledì 9 dicembre, dopo che un’imbarcazione con a bordo cinquanta migranti è affondata nei pressi dell’isola di Farmakonisi, nel Mar Egeo orientale.
Ventisei sono le persone tratte in salvo dalle autorità greche, tredici sono al momento i dispersi, secondo quanto dichiarato dalle autorità greche.
L’imbarcazione di legno ha iniziato a imbarcare acqua nei pressi dell’isolotto greco di Farmakonisi, a circa 20 km dalle coste turche, lo ha precisato la guardia costiera greca impegnata nel recupero delle persone a bordo e nella ricerca dei dispersi.
(Qui sotto la mappa dell’isola greca di Farmakonisi a 20 km di distanza dalle coste turche. Credit AFP)
La Grecia è stato nel 2015 il principale punto di accesso per i rifugiati e i migranti in cerca di una vita migliore all’interno dell’Unione Europea. Dall’inizio dell’anno sono arrivate sulle isole greche circa 700.000 mila persone. La maggioranza di loro ha poi attraversato i Balcani con lo scopo di raggiungere i Paesi del Nord Europa.
Più di 3.500 i migranti, tra cui più di 700 bambini, sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nel 2015.
Nella mattinata di mercoledì, la polizia greca ha deciso la chiusura del valico di frontiera con la Macedonia, a nord della Grecia. Circa 1200 migranti provenienti in prevalenza dal Marocco, dall’Iran e dal Pakistan sono stati bloccati a Idomeni. Nell’area sono stati dislocati più di 200 poliziotti in assetto antisommossa.
I migranti erano stati bloccati alla frontiera greco – macedone tre settimane fa, dopo che le autorità macedoni avevano limitato l’accesso ai cittadini provenienti da Paesi come la Siria e l’Iraq. La polizia di frontiera ha dichiarato che i migranti fermati saranno trasferiti ad Atene a bordo di autobus e rimpatriati.