Migranti, Francia: “Certi che Italia accoglierà Ocean Viking, noi ne prenderemo una parte”. La Norvegia: i soccorsi spettano a Roma
Non si sblocca la questione migranti al largo della Sicilia: da giorni nel Mediterraneo ci sono tre navi gestite da altrettante Ong. A bordo della Ocean Viking di Sos Méditerranée ci sono 234 migranti, sulla Humanity 1 di SOS Humanity 179, e sulla Geo Barents di Medici Senza Frontiere 572. Al momento, l’Italia non ha intenzione di comunicare un porto sicuro per lo sbarco, ma la Francia ha invitato il nostro Paese a farlo.
Dopo la Germania anche la Norvegia dice no alla richiesta dell’Italia di farsi carico dei migranti soccorsi dalle navi Ong che ormai da più di dieci giorni sono in attesa di un porto di sbarco nel Mediterraneo mentre le previsioni meteo fanno paura con onde alte sei metri attese per questa sera.
Come aveva già fatto Berlino, anche la Norvegia riconosce “l’importante contributo dell’Italia nella gestione dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo”, ma la risposta è dunque di totale chiusura alla richiesta italiana agli Stati di bandiera di farsi carico dei circa 1.000 migranti in attesa di sbarco. Richiesta che prelude alla prossima mossa del governo italiano, cioè quella di chiedere agli Stati di bandiera di far avanzare ai migranti salvati richiesta di asilo a bordo delle navi in modo tale da radicare la competenza sulla loro gestione in capo a quei Paesi e consentire, solo dopo, lo sbarco nei porti italiani più vicini.
Il governo francese “non ha dubbi” sul fatto che l’Italia “rispetterà il diritto internazionale” e accoglierà la Ocean Viking, la nave di ricerca e soccorso gestita da Sos Mediterranee, ha dichiarato i l ministro dell’Interno, Gerald Darmanin ai media francesi. A bordo dell’Ocean Viking i 234 migranti che viaggiavano su sei imbarcazioni in pericolo nel Mediterraneo centrale, soccorse tra il 22 e il 26 ottobre. “La Francia è pronta ad accogliere” i 234 migranti “come ogni Paese”, ha quindi dichiarato a France Info il ministro della Solidarietà francese, Jean-Christophe Combe, sottolineando che si tratta di una “questione di umanità”. “Deve esserci un porto in Europa o in Francia che possa accoglierli, che possa curarli – ha proseguito Combe -. Non li lasceremo morire in mezzo al Mediterraneo, non li lasceremo andare alla deriva”.
Intanto nell’hotspot di Lampedusa, a fronte dei 400 posti previsti, ci sono 1.372 migranti. Vista la situazione, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 360 persone a Porto Empedocle. Purtroppo in questo trasferimento ci sono anche le bare di due gemelle di 20 giorni morte per ipotermia e di due bambini di 10 mesi e due anni uccisi dall’incendio divampato sul barchino durante la loro traversata.