Migranti, espulsioni dall’Algeria. Oim: “In 600 abbandonati nel deserto”
La denuncia dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, che accusa l'Algeria di espellere i migranti e di lasciarli nel deserto
Seicento migranti sono stati abbandonati, la scorsa settimana, nel deserto tra l’Algeria e il Niger con pochissimo cibo e acqua. Hanno dovuto percorrere a piedi, sotto il sole, cinquanta chilometri prima di essere soccorsi. Si contano due vittime. È quanto confermato all’AGI da una fonte della filiale nigeriana dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
“La scorsa settimana una prima ondata di 180 nigeriani è arrivata ad Agadez, seguita da un’altra ondata di almeno 400 migranti”, ha raccontato all’AFP un alto funzionario municipale della città settentrionale del Niger, considerata la porta del Sahara. L’uomo ha confermato che i migranti, tra loro bambini e molte donne, sono stati “abbandonati” nelle “solite atroci condizioni vicino al confine con il Niger”.
Secondo le testimonianze raccolte dall’Oim, i migranti sono stati “fermati in diverse città dall’Algeria mentre andavano al lavoro, sono stati portati in autobus a Tamanrasset, sono stati privati dei cellulari e tutto quello che avevano e caricati con poco cibo e acqua su alcuni camion che li hanno trasportati fino al confine. E là, una volta abbandonati, sono stati costretti ad attraversarlo”. Da inizio anno l’Oim ha condotto nell’area 18 operazioni di soccorso che hanno riguardato tremila persone, rimpatriate dall’Algeria al confine con il Niger.
Alcune associazioni nigeriane accusano l’Algeria di abbandonare in mezzo al deserto i migranti che si trovano in una situazione irregolare e che il governo di Algeri vuole espellere. Il paese ha sempre respinto le accuse, imputando alle ong le carenze nell’assistenza ai confini del Niger.
Secondo un documento pubblicato dall’Associated Press, da maggio 2017 l’Algeria ha lasciato più di 13mila migranti nel deserto del Niger e del Mali. Le espulsioni di massa dall’Algeria sono aumentate in particolare a partire dall’ottobre 2017, quando l’Unione Europea ha intensificato la pressione sui paesi nordafricani con lo scopo di respingere i migranti diretti verso l’Europa.
L’Algeria non fornisce cifre per le espulsioni ma, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, il numero di persone che attraversano a piedi il Niger è in costante aumento da maggio 2017.