In 2 giorni 8mila migranti a Ceuta (alcuni a nuoto): la Spagna schiera l’esercito e ne rimpatria 5mila
In 2 giorni 8mila migranti a Ceuta (alcuni a nuoto): la Spagna schiera l’esercito e ne rimpatria 5mila
La Spagna ha rimpatriato quasi 5.000 dei circa 8.000 migranti arrivati in due giorni nell’enclave spagnola nordafricana di Ceuta dal vicino Marocco. Un record di arrivi che nelle scorse ore ha fatto crescere le tensioni tra Spagna e Marocco, spingendo il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ad annullare i suoi impegni e recarsi a Ceuta dopo aver promesso di “riportare l’ordine” nell’enclave.
Ieri Rabat ha richiamato il suo ambasciatore a Madrid, dopo che la ministra degli Esteri Arancha Gonzalez Laya lo aveva convocato per esprimere il “disgusto” del governo per gli arrivi, affermando che la Spagna rifiuta “l’ingresso massiccio di immigrati marocchini”. Dopo l’incontro, Gonzalez ha detto ai giornalisti di aver ricordato all’ambasciatore “che il controllo delle frontiere è stato e deve continuare ad essere responsabilità congiunta di Spagna e Marocco”. Il Marocco negli scorsi giorni aveva contestato la decisione della Spagna di accogliere Ibrahim Ghali, leader del fronte Polisario, che chiede l’indipendenza del Sahara occidentale, un’area desertica controllata dal Marocco.
Record di arrivi
A partire dalle prime ore di lunedì 17 maggio, circa 8.000 migranti, tra cui 1.500 minori, hanno raggiunto l’enclave spagnola nordafricana di Ceuta, che ha 85.000 abitanti,a nuoto o scavalcando la recinzione di confine, alta 10 metri. Secondo le autorità spagnole un uomo è annegato durante il viaggio.
Finora 4.800 migranti sono stati rimpatriati in Marocco mentre alcuni migranti continuano ad arrivare a nuoto alla spiaggia di Tarajal. Le autorità locali hanno dichiarato che 86 migranti sono entrati anche a Melilla, altra enclave spagnola situata a circa 300 chilometri a est di Ceuta, mentre la polizia marocchina è riuscita a bloccare un gruppo più numeroso.
Il ministero dell’Interno spagnolo ha detto che la metà dei quasi 8.000 migranti arrivati a Ceuta da lunedì mattina è già stata rimandata in Marocco. Il ministero dell’Interno spagnolo ha dichiarato che Madrid invierà altri 50 agenti di polizia in aggiunta ai 200 già schierati ieri, mentre altri 150 sono a disposizione. Il governo spagnolo ieri ha anche schierato l’Esercito alla frontiera con il Marocco per impedire ulteriori arrivi come supporto alla Polizia locale e nazionale.
Riportare l’ordine
“Riporteremo l’ordine nella (città) e ai nostri confini il più rapidamente possibile”, ha detto Sanchez in un breve discorso televisivo prima della sua visita nell’enclave, definendo l'”afflusso improvviso” di migranti una “grave crisi per la Spagna e l’Europa”.
A causa della crisi, il capo del governo spagnolo ha deciso di annullare un viaggio programmato a Parigi, dove avrebbe dovuto prendere parte al vertice sul finanziamento delle economie africane nella capitale francese.
“Ribadisco che il governo della Spagna rimarrà fermo, con tutti i mezzi disponibili, nel garantire la sicurezza dei cittadini di fronte a qualsiasi sfida e in qualsiasi circostanza”, ha detto Sanchez in occasione della sua visita ieri a Ceuta.
Secondo le autorità, gli arrivi sono iniziati alle 2 del mattino di lunedì nella zona di confine nota come Benzú e successivamente nella spiaggia orientale di Tarajal. I migranti hanno raggiunto l’enclave a nuoto o camminando con la bassa marea dalle vicine spiagge marocchine, alcuni usando anche gommoni. La polizia ha dichiarato che una volta fermati, i migranti sono stati controllati dai medici della Croce Rossa prima di essere trasferiti in un centro di accoglienza.
Secondo quanto riportato da Afp, fino a martedì le autorità marocchine non hanno impedito ai migranti di spostarsi verso Ceuta. Ieri invece il governo del paese nordafricano ha schierato rinforzi al valico di frontiera di Fnideq, dove hanno lanciato gas lacrimogeni per disperdere chi cercava di attraversare.