Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La chiusura del Brennero ai migranti è una questione politica per l’Austria

Immagine di copertina

A pochi giorni dalle presidenziali in Austria, la decisione di chiudere il confine appare come il tentativo disperato del governo socialista di sottrarre voti alla destra

La decisione di Vienna dell’11 aprile di chiudere il confine tra Italia e Austria sul passo del Brennero è francamente un’iniziativa poco comprensibile. 

Prima di tutto, partiamo dal presupposto che un sistema comunitario europeo a livello migratorio non esiste. Quindi anche trattati come la convenzione di Dublino, firmata nel 1990 dagli stati dell’Unione europea, che dovrebbero stabilire delle regole comunitarie sull’accoglienza dei richiedenti asilo, vengono trascurati.

Infatti, molti paesi preferiscono adottare decisioni a livello nazionale sulla questione dei migranti invece che basarsi su trattati specifici come quello di Dublino, regolamento peraltro vago e con delle lacune enormi. 

Fatta questa premessa, dobbiamo sottolineare che la rotta principale dei profughi rimane quella dei Balcani, quindi il Brennero sarebbe fuori da ogni discussione.

Certo è che se i migranti dovessero intraprendere una nuova strada, che passa dall’Italia e prosegue verso Austria e Germania. Il Brennero potrebbe diventare un confine fondamentale. Ma ancora non è prevedibile se e quando questa nuova rotta potrebbe essere imboccata dai flussi migratori. 

Inoltre, le elezioni del presidente federale della Repubblica d’Austria, che si terranno il 24 aprile, condizionano non poco la decisione presa riguardante il Brennero.

Non dobbiamo dimenticare che l’attuale governo al potere è un governo socialista, che finora ha sempre praticato la Willkommenskultur (Cultura dell’accoglienza), e per questo l’innalzamento del “muro” sembrerebbe più una mossa di convenienza politica che altro.

Ciò dimostra l’ipocrisia dell’Spö, partito al governo, che tenta così di non perdere ulteriori voti nelle prossime elezioni, andando contro i suoi stessi ideali politici e alzando delle vere e proprie barriere migratorie.

Ricapitolando, la decisione di chiudere il valico altoatesino, oltre a essere una mossa di scarsa efficacia dal punto di vista del flusso migratorio, è anche un tentativo disperato da parte dei partiti tradizionali, i quali, in crisi oramai da alcuni anni perché incapaci di capire gli umori dei cittadini, non vogliono perdere terreno nei confronti della sempre più forte destra xenofoba austriaca.

LEGGI ANCHE: L’AUSTRIA VUOLE DISPIEGARE SOLDATI AL CONFINE CON L’ITALIA PER FERMARE I MIGRANTI  

LEGGI ANCHE: PERCHÉ L’AUSTRIA GUARDA A EST? Vienna ha reso pubblica l’intenzione di aumentare la collaborazione commerciale e militare con la Russia. L’analisi di Giampiero Venturi 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?