Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:06
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Migranti, è stato Banksy a finanziare la nuova nave di ricerca e soccorso Louise Michel

Immagine di copertina

È stato Banksy a finanziare la nuova nave per il soccorso di migranti nel Mediterraneo Louise Michel

Le indiscrezioni circolano già da qualche giorno, ma adesso è arrivata la conferma ufficiale: è stato proprio Banksy a donare la Louise Michel, la nuova nave di ricerca e soccorso di migranti nel Mediterraneo centrale salpata lo scorso 18 agosto dal porto di Burriana, in Spagna, a un gruppo di attivisti internazionali. Lo yacth, in passato appartenuto alle autorità doganali francesi, porta il nome di una poetessa anarchica francese vissuta nell’800, e ha già effettuato una serie di operazioni: l’ultima ieri mattina, giovedì 27 agosto, portando in salvo un gruppo di 89 persone, di cui quattro bambini. Adesso attende le sia assegnato un porto sicuro.

È stato il quotidiano britannico The Guardian a dare la conferma ufficiale del coinvolgimento dell’artista inglese nell’operazione. E a riportare che è stato lo stesso Banksy, a settembre dell’anno scorso, a contattare la capitana tedesca Pia Klemp per proporle l’accordo. L’intento era quello di devolvere il ricavato delle opere dedicate alla migrazione da lui prodotte ad attività di soccorso in mare. In una semplice mail pubblicata dal Guardian, Banksy ha scritto a Klemp: “Ciao Pia, ho letto la tua storia sui giornali. Sono un artista e realizzo dei lavori sui migranti, ma non posso tenere i soldi. Forse potresti usarli tu per comprare una nave”.

La capitana, in passato a capo di numerose missioni in mare per conto di Ong, dalla tedesca Jugend Rettet a Sea Watch, in un primo momento ha creduto si trattasse di uno scherzo. Ma non lo era. Così Banksy ha acquistato lo yacht a motore lungo 31 metri e lavorato in gran segreto alla missione insieme al suo team, a Klemp e ad alcuni membri dell’equipaggio di SeaWatch, per salpare il 18 agosto dal porto di Burriana. La nave è più piccola di altre in dotazione alle Ong che soccorrono i migranti, ma con una velocità di 27 nodi è più rapida sia di queste che di molte unità della cosiddetta guardia costiera libica: dunque può riuscire a batterle sul tempo nelle operazioni per trovare e trarre in salvo i migranti, evitando che sia la guardia costiera libica a intercettare barche e gommoni.

“Vogliamo impedire che i libici riportino i migranti nei campi di detenzione in Nord Africa”, ha affermato la capitana della nave. Verniciata di rosa, con l’immagine di una bambina in giubbotto salvagente disegnata dallo stesso Banksy, la Louise Michel batte bandiera tedesca e ha un equipaggio di una decina di persone, uomini e donne di diverse nazionalità. Secondo Klemp, si tratta di una missione non umanitaria ma “anti-fascista e femminista“, motivo per cui soltanto le donne di bordo sono autorizzate a parlare a nome dell’iniziativa.

Leggi anche: 1. Banksy e l’omaggio a George Floyd: “Il razzismo è un problema dei bianchi” 2. Banksy in quarantena: “Mia moglie odia quando lavoro da casa” 3. Chi è Pia Klemp, la capitana della Sea Watch premiata dal comune di Parigi insieme a Carola Rackete 4. Noury (Amnesty) a TPI: “Governo fallimentare su Regeni e Zaky. L’ostilità alle Ong nasce con Minniti”

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Esteri / La capo gabinetto di Trump: “Ha la personalità di un alcolizzato”
Esteri / Museo del Louvre chiuso da tre giorni: i lavoratori prolungano lo sciopero fino a domani
Esteri / “Siate pronti a mandare i vostri figli a combattere contro la Russia”: il discorso del capo delle forze armate britanniche
Esteri / Fornì ketamina alla star di “Friends” Matthew Perry: medico condannato a 8 mesi di arresti domiciliari
Esteri / Il Regno Unito rientrerà nel programma europeo Erasmus+ nel 2027