Migliaia di persone sono a rischio malnutrizione nelle aree controllate da Boko Haram
Circa 65.000 persone si trovano in una situazione di "catastrofe" denominata "fase 5", secondo la scala di valutazione sulla sicurezza alimentare dall'IPC
Decine di migliaia di persone stanno morendo di fame nell’area dell’Africa occidentale in cui sono attivi i miliziani di Boko Haram. Lo ha reso noto il coordinatore dell’Onu per gli aiuti umanitari, Toby Lanzer.
Migliaia di persone si trovano in una situazione di “catastrofe” denominata “fase 5”, secondo la scala di valutazione sulla sicurezza alimentare dall’IPC, il sistema di classificazione delle carestie. La fase 5 è caratterizzata da “fame, morte e miseria” evidenti.
Dall’inizio della loro insurrezione nel 2011, i militanti di Boko Haram hanno ucciso circa 15.000 persone e costretto alla fuga almeno 2 milioni di di persone. Dal 2014 i territori sotto il loro controllo sono stati progressivamente ridimensionati, ma i loro attacchi continuano ad essere pericolosi e mortali.
“Non siamo riusciti a raggiungere i luoghi dove la popolazione muore di fame”, ha detto Toby Lanzer, che ha coordinato missioni umanitarie anche in Darfur, Cecenia e Sud Sudan.
“A causa delle violenze e della mancanza di sicurezza causate da Boko Haram, la gente ha perso tre stagioni di raccolto”.
Nelle ultime settimane alcuni operatori umanitari che si erano recati in missione a Bama, hanno raccontato di aver trovato le tombe di 430 bambini, morti per malnutrizione.
“Stiamo parlando di 568.000 persone in tutto il bacino del lago Ciad che si trovano in grave rischio di malnutrizione, 400.000 di loro si trovano nel nord-est della Nigeria. Nel corso dei prossimi 12 mesi, almeno 75.000, bambini rischieranno di morire nell’est della Nigeria”, ha proseguito Lanzer.
In tutta la regione del lago Ciad, più di 6 milioni di persone si trovano in una situazione di grave insicurezza alimentare”, di cui 4,5 milioni solo in Nigeria.