Messico, 6 donne sequestrate e uccise da una banda di criminali
Le vittime erano state rapite in un negozio venerdì scorso, i corpi sono stati ritrovati in un burrone
Messico, sei donne sono state rapite venerdì scorso in un negozio di generi alimentari di Ciudad Victoria, nello stato di Tamaulipas.
I corpi delle vittime sono stati ritrovati sabato 26 maggio in un burrone lungo un’autostrada nel nord del Messico.
La strada dove sono stati rinvenuti i corpi delle sei donne collega Ciudad Victoria a Tula.
Secondo quanto riferito dal portavoce della sicurezza di Tamaulipas le vittime portavano i segni di violenze e dei colpi di arma da fuoco con i quali sono state uccise.
Il recupero dei resti dei corpi delle donne è stato difficoltoso a causa dell’impervio dislivello del dirupo, secondo quanto hanno riportato le autorità locali.
Lo Stato di Tamaulipas è tra i più duramente colpiti dal crimine in Messico, gli scontri tra bande fanno registrare picchi tra i più alti del Paese: l’anno scorso gli omicidi sono stati 805 e i rapimenti 124.
Il Tamaulipas si trova al confine con gli Stati Uniti ed è sottoposto a una continua guerra sanguinosa tra il cartello del Golfo e quello degli Zetas per il controllo dei varchi del commercio della droga tra Messico e Usa.
Giovedì scorso anche una giornalista è stata ritrovata morta nella sua abitazione. La donna riportava ferite da taglio alla nuca, secondo quanto riferito dall’ufficio del procuratore generale.
Il corpo di Alicia Diaz Gonzalez, cinquantadue anni, è stata trovato dai suoi figli.
La donna “era sul pavimento, a faccia in giù, in una pozza di sangue che ha subito dei colpi”, ha detto una fonte dell’ufficio del procuratore di Nuevo Leon all’agenzia di stampa AFP.