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Attentato ai mercatini di Natale a Strasburgo: cosa sappiamo finora

Mercatini Strasburgo attentato – Martedì 11 dicembre a Strasburgo, nell’est della Francia, intorno alle 20 un mercatino di Natale è stato evacuato dalla polizia dopo che erano stati segnalati degli spari. Un uomo – poi identificato come Cherif Chekatt – ha aperto il fuoco in un mercatino di Natale al centro di Strasburgo, nell’est della Francia, intorno alle ore 20 dell’11 dicembre 2018. Prima di sparare avrebbe gridato “Allah Akbar”. Due giorni dopo l’attentatore è stato ucciso dalla polizia e poco dopo l’Isis ha rivendicato l’attacco.

Luogo dell’attentato: il mercatino di Natale colpito dall’attentato si trova a Place Kleber, al centro della città. Il luogo dell’attentato è a circa 3 chilometri dalla sede del Parlamento europeo, dove gli eurodeputati in plenaria sono stati rinchiusi all’interno dell’edificio secondo gli ordini della polizia.

Le vittime: è di 5 morti e 11 feriti il bilancio aggiornato della sparatoria del mercatino di Natale nel centro di Strasburgo. Lo riferiscono prefettura e polizia francese. Degli 11 feriti, 7 sono gravi.

L’attentatore: Cherif Chekatt, 29 anni, origine nordafricana, ma nato e cresciuto nella città francese.

Prima dell’attacco aveva già subito 20 condanne per reati comuni. Proprio in galera nel 2016 era stato segnalato dall’antiterrorismo francese e indicato come “fiché S” per violenze e proselitismo religioso.

“Si tratta di un criminale comune poi radicalizzato”, ha detto il ministro dell’Interno francese, Christophe Castener, descrivendo l’attentatore di Strasburgo.

Testimonianze dell’attacco: “Ho sentito le grida, la concitazione, ho visto due persone per terra con altre intorno che chiedevano aiuto e urlavano, successivamente è arrivata la polizia che ha cominciato a urlare ‘via, non occupate le strade, non state all’aperto, cercate un riparo’”. Lo ha raccontato in un’intervista a TPI Marco Affronteeurodeputato che la sera dell’11 dicembre si trovava stava passeggiando tra i mercatini di Natale di Strasburgo ed è rimasto coinvolto nell’attentato. Qui l’intervista completa.

Questo, invece, il racconto a TPI di Eleonora Forenza, eurodeputata del gruppo GUE/NGL (Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica): “Erano circa le 20.30, circa una mezz’ora dopo l’attentato. Avevamo terminato da poco una riunione di gruppo e io avevo appena fatto una diretta Facebook sulle aggressioni fasciste a Bari, quando abbiamo appreso che stavano sigillando il parlamento europeo. Da quel momento nessuno sarebbe potuto entrare né uscire, perché c’era stato un attacco. Qui l’intervista completa.

Intervenuto a Sky Tg24 in collegamento telefonico, il presidente dell’Europarlamanto, Antonio Tajani, ha detto di avere dato l’ordine di chiudere il Palazzo dell’Assemblea per metterlo in sicurezza.

– Un testimone ha scritto su Twitter: “Colpi di arma da fuoco a #Strasburgo Ho visto due donne a terra. Ora sono riparato con altre persone in un cortile. Ci hanno fatto entrare perché la polizia bloccava ogni spostamento sia a piedi che in auto”.

Giornalista italiano tra le vittime: Tra le vittime dell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo c’è il giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi (chi è).

Megalizzi, 28 anni, è morto nel pomeriggio di venerdì 14 dicembre, tre giorni dopo l’attentato. Il giovane, originario di Trento, era in coma – “in condizioni disperate” – nel reparto rianimazione dell’ospedale accademico di Hautepierre nella periferia della città francese. Era stato lanciato un appello per cercare luminari che potessero operarlo.

Tutti gli attentati in Francia: da Charlie Hebdo a quelli di Strasburgo oggi, 3 anni di terrore

Dal 2015 a oggi la Francia ha subito 11 attentati che hanno causato in totale oltre 245 morti.

Il 12 maggio del 2018 un francese nato in Cecenia ha accoltellato i passanti nel quartiere dell’Opera, nel cuore di Parigi, gridando “Allah Akbar”. È riuscito a uccidere una persona e a ferirne altre quattro prima di essere abbattuto dalla polizia. L’attacco e’ stato rivendicato dall’Isis.

Il 23 marzo 2018 un francese di origine marocchina, Radouane Lakdim, ruba un’auto a Carcassonne (sud) uccidendo un passeggero e ferendo gravemente l’autista. Poco dopo entra nel supermercato U Super di Tre’bes alle grida di “Allah Akbar”, afferma di essere un “soldato” dell’Isis e uccide il macellaio e un cliente. Il tenente colonnello Gendarmeria Arnaud Beltrame, che si offre in ostaggio invece di una donna, viene ferito a morte, poco prima dell’assalto. Il jihadista viene ucciso dalle teste di cuoio.

1 ottobre 2017: Ahmed Hanachi, tunisino 29enne, uccide a coltellate due donne sui gradini della stazione ferroviaria di Saint-Charles a Marsiglia gridando “Allah Akbar” prima di essere ucciso da alcuni agenti. L’attacco viene rivendicato dallo Stato islamico. – 20 Aprile: a Parigi, un agente di polizia, Xavier Jugele’, viene ucciso e altri due vengono feriti sugli Champs-Elysees da un latitante francese 39enne, Cheurfi Karim. L’uomo resta ucciso sul posto. L’Isis rivendica.

26 luglio 2016: Padre Jacques Hamel, sacerdote di Saint-Etienne-du-Rouvray (nord-ovest), viene sgozzato nella sua chiesa da due jihadisti, Abdel Malik Petitjean e Adel Kermiche, che vengono uccisi dalla polizia. L’Isis rivendica.

14 luglio 2016: un 31enne tunisino, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, alla guida di un camion, investe e uccide a Nizza 86 persone. Piu’ di 400 persone ferite. L’uomo e’ abbattuto dalla polizia. L’Isis rivendica.

13 giugno 2016: un agente di polizia di Magnanville, non lontano da Parigi, e la sua ragazza uccisi a casa da un jihadista di 25 anni. Larossi Abballa rivendica l’appartenenza all’Isis. Viene ucciso dalle unità speciali della polizia.

13 novembre 2015: la Francia subisce i peggiori attacchi terroristici della sua storia. Un commando di nove terroristi fa 130 morti e oltre 350 feriti a Parigi, nella sala da concerti del Bataclan (90 vittime), nelle terrazze di bar e ristoranti (39) e vicino allo Stade de France (uno). Attacchi organizzati dall’Isis.

26 giugno 2015: Yassine Salhi uccide e decapita il suo capo Herve Cornara a Chassieu (Rhone) e, brandendo bandiere dell’Isis, cerca di far saltare in aria l’impianto di Air Products a Saint-Quentin-Fallavier (Ise’re), facendo finire il suo furgone contro le bombole di gas.

19 aprile 2015: Sid Ahmed Ghlam, algerino studente di informatica, viene arrestato a Parigi con l’accusa di aver ucciso una donna e di preparare un imminente attacco contro una chiesa a Villejuif, nella periferia sud di Parigi. In possesso di armi da guerra, era conosciuto dai servizi di intelligence come islamista radicale. Ammette di aver programmato altre azioni.

7-9 gennaio 2015: i fratelli Cherif e Said Kouachi uccidono 12 persone il 7 gennaio nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi. Dopo due giorni di caccia, i due killer vengono uccisi dalla polizia. Dicevano di appartenere da Al Qaeda.

8 gennaio 2015: Amedy Coulibaly uccide una poliziotta a Montrouge, a sud di Parigi. Il 9 gennaio, prende in ostaggio i clienti e gli impiegati di un supermercato kosher e ne uccide quattro, tutti ebrei. Viene colpito nel blitz della polizia. Aveva giurato fedeltà all’Isis.

Le prime foto dell’attentato ai mercatini di Natale a Strasburgo

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