Meghan Markle rende omaggio alla Grenfell Tower, ma viola il protocollo e scatena le critiche
La duchessa di Sussex ha iniziato a frequentare la comunità prima ancora di sposarsi con il principe Harry, e ne ha promosso il libro che ha permesso alla cucina di rimanere aperta 7 giorni a settimana
Meghan Markle è tornata a fare visita all’Hubb Community Kitchen, la comunità creata da un gruppo di donne dopo il terribile incendio alla Grenfell Tower di Londra dove morirono più di 70 persone, tra le quali due ragazzi italiani, Marco e Gloria.
La duchessa di Sussex ha iniziato a frequentare segretamente la comunità prima ancora di sposarsi con il principe Harry. L’Hubb è diventato un punto di riferimento per tutti gli sfollati della torre andata a fuoco nell’estate del 2017, dove hanno trovato conforto e ristoro.
La cucina, gestita dalle donne, poteva rimanere aperta solo due giorni a settimana a causa della scarsità dei fondi. Così Meghan ha lanciato l’idea di un libro di ricette che potesse finanziare la loro iniziativa.
“Together: Our Community Cookbook”, ossia “Insieme: il libro di ricette della nostra comunità” è il volume pubblicato a scopo benefico che raccoglie le ricette multietniche presentato a settembre a Kensington Palace.
Divenuta duchessa, Meghan non ha dimenticato quella comunità, e ci è tornata ora che è incinta. Mercoledì 21 settembre ha raggiunto a sorpresa la mensa, che grazie alle vendite del libro può rimanere ora aperta sette giorni a settimana, ed è stata accolta affettuosamente da tutta la comunità.
In tutto la visita è durata un’ora, durante la quale Meghan Markle si è intrattenuta con le donne del centro. Soliti problemi di “etichetta”: non sono mancate le polemiche per quegli abbracci poco “regali” e l’abito indossato, considerato troppo corto.
In passato era stata già criticata perché in pubblico era apparsa troppo affettuosa, anche con il suo fidanzato e poi marito Harry, con il quale spesso si fa fotografare mano nella mano.
Questioni di protocollo a parte, quando è andata a trovare le donne dell’Hubb Meghan ha aiutato a preparare gli oltre 200 pasti da offrire al quartiere, dalle consegne a domicilio alle persone anziane, ai centri per i senzatetto o per le donne in condizioni di fragilità.