Medvedev evoca un attentato alla Corte dell’Aja: “Giudici, occhio ai razzi, guardate attentamente il cielo”
Sulle spalle di Vladimir Putin pende un mandato d’arresto internazionale, emesso dalla Corte internazionale penale, per deportazione forzata di bambini, dall’Ucraina alla Russia: una decisione, quella dei giudici, accolta con durezza dal Cremlino.
Alle prime reazioni di sdegno del portavoce dello zar Dmitry Peskov si aggiungono oggi le dichiarazioni violente del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev: “È possibile immaginare l’uso mirato di un missile ipersonico Onyx da una nave russa al tribunale dell’Aja”.
La minaccia parte comunque dalla consapevolezza che “non si può abbatterlo, ma il tribunale è solo una misera organizzazione internazionale, non la popolazione di un Paese della Nato”. Su Telegram, Medvedev aggiunge: “Giudici, guardate attentamente il cielo. Ahimè, signori, tutti camminano sotto Dio e i razzi”.
Secondo l’analisi dell’ex presidente russo “il difetto principale del sistema di diritto pubblico internazionale è la sua inefficienza”: “Prendiamo questa Corte di merda, inutile, creata sulla base dello Statuto di Roma – scrive – a cui non hanno aderito gli Stati più grandi. “Chi ha condannato? Tre dozzine di sconosciuti. Il presidente del Sudan ha sputato su queste accuse e, nonostante il colpo di stato militare nel suo paese, non è disponibile per sottoporsi alla giustizia. Il resto non è affatto degno di nota. In altre parole, l’efficienza della Corte penale internazionale è pari a zero. Questi non sono i Tribunali di Norimberga e Tokyo creati ad hoc. O anche il discutibile tribunale per la Jugoslavia”.
A Putin e alla commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova viene contestato un crimine di guerra. Sulla base della decisione dei giudici dell’Aja, il presidente russo deve essere arrestato qualora metta piedi fuori dal Paese.