La misteriosa “medusa” luminosa che è stata vista nei cieli della Russia
L'apparizione è avvenuta proprio sopra le città che in questi giorni stanno ospitando i Mondiali di calcio 2018, tra Kazan e Nizhny Novgorod, dando luogo ad un fenomeno che a molti è risultato inspiegabile ma allo stesso tempo di grande fascino
La notte del 17 giugno molte persone hanno assistito a un insolito movimento aereo nei cieli della Russia europea.
Una specie di enorme “medusa” luminosa si è infatti propagata nell’oscurità, dando luogo ad un fenomeno che a molti è risultato inspiegabile ma allo stesso tempo di grande fascino.
L’apparizione è avvenuta proprio sopra le città che in questi giorni stanno ospitando i Mondiali di calcio 2018, tra Kazan e Nizhny Novgorod.
Il portale Sputnik ha riferito che gli utenti che hanno potuto assistere a questo “spettacolo” hanno in gran parte attribuito la sua natura ad una imminente invasione aliena.
In pochissimo tempo sono iniziate a circolare sui social moltissime immagini dell’effetto medusa.
Ma in realtà non si è trattato di una presenza di Ufo sui cieli russi, bensì, come ha spiegato il profilo Twitter ufficiale del ministero della Difesa russo, dell’effetto del lancio del razzo vettore Soyuz-2.1b.
Il razzo è stato lanciato insieme al satellite Glonass-M dagli uomini delle forze aerospaziali russe dal cosmodromo di Plesetsk, raggiungendo l’orbita nell’orario previsto.
Ha poi iniziato a funzionare, come da programma, per il centro di test spaziali Titov delle forze aerospaziali russe, secondo quanto riferito dl ministero.
Quella nei cieli, dunque, era solo la traccia del razzo Soyuz-2.1b con il satellite e che ha lasciato un effetto sorprendente illuminando la notte in gran parte della Russia europea.
Il tweet del ministero della Difesa russo:
#Видео пуска ракеты космического назначения среднего класса «Союз-2.1Б» с российским навигационным космическим аппаратом «Глонасс-М» на космодроме Плесецк в воскресенье 17 июня#Минобороны #ВКС #КосмическиеВойска #Союз2 #Плесецк #ГлонассМ #Спутники pic.twitter.com/Fcla3KMvOi
— Минобороны России (@mod_russia) 18 giugno 2018