Cresce la tensione in Medio Oriente: gli Houthi rispondono al raid di Israele e attaccano una nave nel Mar Rosso
Lo Stato ebraico intercetta nella notte un missile balistico. Le forze armate Usa nella regione distruggono un drone lanciato dai ribelli
Cresce la tensione in Medio Oriente dopo il bombardamento, costato la vita a tre persone, del porto di Hodeidah, nello Yemen controllato dagli Houthi, da parte di Israele, che ieri ha risposto così all’attacco lanciato dai ribelli filo-iraniani contro Tel Aviv, in cui era morto un cittadino dello Stato ebraico. Al raid, il gruppo armato yemenita ha risposto a colpi di missili, intercettati dalla contraerea israeliana, e attaccando una nave commerciale statunitense nel Mar Rosso.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Saba, che cita una nota del ministero della Sanità di Sana’a controllato dagli Houthi, almeno tre persone sono morte e altre 87 sono rimaste ferite ieri a Hodeidah, a seguito del bombardamento della zona del porto, che ha colpito almeno un deposito di carburante e una centrale elettrica.
Intanto, nella notte, le forze armate di Israele (Idf) hanno intercettato un missile balistico fuori dallo spazio aereo israeliano, lanciato dai ribelli yemeniti, che hanno affermato di aver preso di mira il porto di Eilat, all’estremo sud di Israele, e di aver anche attaccato una nave commerciale statunitense nel Mar Rosso.
Secondo il portavoce militare degli Houthi Yahya Sarea, citato dall’agenzia di stampa Saba, i ribelli “hanno condotto un’operazione militare congiunta nel Mar Rosso contro la nave statunitense “Pumba” (una portacontainer battente bandiera della Liberia, ndr), utilizzando diversi missili balistici e droni”. L’imbarcazione, per stessa ammissione di Sarea, non ha però riportato danni.
Per tutta risposta, come riportato in una nota diramata nella notte sui social dal Comando Centrale delle forze armate degli Stati Uniti (Centcom), le truppe statunitensi “hanno distrutto” un drone lanciato dagli Houthi sul Mar Rosso.