Matrimoni gay in Nuova Zelanda
Il Parlamento ha approvato una legge che permette il matrimonio tra persone dello stesso sesso
Con una maggioranza di 77 parlamentari favorevoli e 44 contrari, i 121 membri del Parlamento neozelandese hanno approvato la modifica del Marriage Act del 1955 per consentire alle coppie dello stesso sesso di sposarsi. La Nuova Zelanda è il primo Paese della regione del Pacifico ad adottare questo tipo di legislazione, il 13esimo a livello mondiale.
Al momento del voto le persone che stavano assistendo alla seduta dalla tribuna hanno iniziato ad applaudire e a cantare una popolare canzone nella lingua madre maori.
La nuova legge permetterà alle coppie gay di adottare dei bambini per la prima volta, e permettono ai loro matrimoni di essere riconosciuti in altri Paesi. La legge entrerà in vigore nel mese di agosto.
Anche in Nuova Zelanda la legge è stata osteggiata dalla Chiesa cattolica e dai gruppi conservatori religiosi e politici. Il provvedimento chiarisce che il clero può rifiutarsi di presiedere matrimoni gay. La normativa viene dopo che la Nuova Zelanda ha dato parziale riconoscimento alle relazioni omosessuali nel 2005 con l’approvazione di unioni civili.
Nonostante la sua piccola popolazione, la Nuova Zelanda ha una forte reputazione per la sua politica progressista. Si tratta ad esempio del primo Paese ad aver dato il voto alle donne, già nel 1893.
I 12 Paesi che hanno già adottato una normativa che parla di matrimonio omosessuale comprendono la Svezia, i Paesi Bassi, il Canada, l’Argentina, l’Islanda e l’Uruguay.
La Francia ha approvato una legge in Senato per legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso lo scorso venerdì. Il capo dei vescovi francesi, il cardinale cattolico André Vingt-Trois, ha detto che la legalizzazione del matrimonio omosessuale rischia di determinare un incitamento alla violenza.