Quali sono i paesi europei che garantiscono più diritti alla comunità Lgbti?
La Ong ILGA-Europe ha pubblicato il suo rapporto annuale Rainbow Europe 2017, dove classifica i paesi dell'Europa in base alla qualità della vita dei membri Lgbti
L’ILGA-Europe, la sezione europea della Ong Internation Lesbian and Gay Associaton, ha stilato un rapporto in cui sono presi in esame 49 paesi appartenenti all’area europea e mediorientale.
L’associazione, attiva dal 1978, si propone di combattere per i diritti gay, proteggerli laddove necessario e incrementare i contatti fra i vari movimenti europei che si impegnano nella stessa lotta. Al momento raccoglie oltre 480 organizzazioni provenienti da 45 paesi diversi.
I punti presi in esame dall’ILGA non sono soltanto la possibilità di unirsi in matrimonio, ma anche un’adeguata campagna per i diritti, il livello di discriminazione all’interno del paese, la possibilità di organizzarsi e riunirsi in associazione, il tipo di istruzione, il livello di stereotipi e i provvedimenti presi nei confronti dell’hate speech.
Nella mappa contenuta nel report i paesi sono valutati con un punteggio da 1 a 100 e colorati con gradazioni che vanno dal verde al rosso in base al livello raggiunto dalla legislazione per il mondo Lgbti. I paesi in questione mostrano una sostanziale omogeneità: quelli del Sud Europa e del Medio Oriente (assieme alla Russia) sono quelli meno avanzati, soprattutto se confrontati con l’Europa del Nord.
Al primo posto c’è la Repubblica di Malta, seguita da Norvegia e Regno Unito. L’Italia, con un punteggio di 27, guadagna un 32esimo posto ed è vicina a paesi dell’Europa orientale (Ucraina, Romania, Bulgaria, etc). Fra i paesi dell’area mediterranea è quella più indietro: Spagna, Francia e Grecia vengono prima di lei nella classifica stilata da ILGA-Europe.
Ecco la mappa (Qui nella versione pdf):