Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Non riesco a respirare”. L’arresto, le botte: così è morto Manuel Ellis. Ricostruzione del caso

Immagine di copertina

Manuel Ellis: è questo il nome del 33enne ucciso lo scorso marzo da alcuni poliziotti negli Usa, a Tacoma (Stato di Washington). La vicenda è venuta fuori solo in queste ore, dopo la diffusione di un filmato che ritrae il pestaggio da parte degli agenti. A girare le immagini una donna, che si trovava dietro all’auto dei poliziotti e che ha documentato tutto: il video mostra gli agenti infierire sul corpo di Ellis, che secondo il medico legale è “morto per ipossia”, ovvero per mancanza di ossigeno. Lo stesso medico legale ha confermato che si tratta di omicidio.

Come sempre accade in questi casi, però, si stanno scontrando versioni contrastanti sulla dinamica dei fatti. Ed Troyer, portavoce del dipartimento di polizia di Tacoma, ha riferito che Ellis, una volta fermato dagli agenti, avrebbe iniziato a dare in escandescenza e sarebbe stato lui ad aggredie per primo. A questo punto i poliziotti lo avrebbero ammanettato, ma nonostante lo stato di costrizione fisica, Ellis avrebbe continuato a cercare lo scontro fisico. Ma come rileva il New York Times, il racconto del portavoce della polizia sembra quantomeno lacunoso.

Nulla si dice, ad esempio, del modo in cui Manuel Ellis è stato immobilizzato. Il medico legale ha infatti parlato di morte per mancanza di ossigeno, circostanza che farebbe presumere un possibile soffocamento da parte degli agenti. Ed Troyer lo ha escluso, ma non si sa bene su quale base, poiché ha anche ammesso di non sapere in che modo il 33enne sia stato bloccato dagli agenti. Non solo: lo stesso portavoce della polizia ha confermato che la vittima avrebbe gridato: “Non riesco a respirare”, proprio come George Floyd.

Un dato certo è che gli agenti, quando si sono resi conto della gravità della situazione, hanno chiamato un’ambulanza. All’arrivo dei sanitari, Ellis era ancora vivo. Sono seguiti circa 40 minuti in cui i medici hanno tentato di rianimarlo, ma invano. L’autopsia, che è stata effettuata mercoledì 3 giugno, ha accertato che la morte è avvenuta per “arresto respiratorio” dovuto a mancanza di ossigeno e a “costrizione fisica”. I medici hanno anche riferito di una precendete patologia cardiaca di Ellis. Gli stessi medici hanno dichiarato che Ellis aveva problemi pregressi di tossicodipendenza e, al momento della morte, aveva sostanze stupefacenti nel suo corpo, chiarendo però che non sono state queste sostanza a provocare la morte, considerata a tutti gli effetti come “omicidio”.

La sorella di Manuel Ellis si è detta insoddisfatta di quanto emerso dalle indagini, chiedendo ulteriori approfondimenti sul comportamento degli agenti. La sindaca di Tacoma Victoria Woodards ha già chiesto che i quattro agenti coinvolti nell’uccisione del 33enne vengano licenziati e ha dichiarato: “La famiglia ha chiesto perché ci vuole sempre un video per convincere la gente che una persona nera è stata uccisa da qualcun altro in modo ingiusto. Come donna afroamericana non ho bisogno di un video per credere a cosa è accaduto. Mentre guardavo il filmato ero sempre più arrabbiata e delusa”. Un’indagine è stata aperta dal governatore dello Stato di Washington, Jay Inslee.

Leggi anche: 1. Proteste per George Floyd, Trump ha fatto costruire un muro intorno alla Casa Bianca. Ironia social: “Lo paga il Messico?”/2.Il sindaco di Minneapolis si inginocchia e piange davanti alla tomba di George Floyd | VIDEO/3.George Floyd, il rapper Kanye West dona 2 milioni di dollari e paga l’istruzione della figlia Gianna/4. Il video postumo di George Floyd, lo straziante appello ai giovani sulla non violenza

Ti potrebbe interessare
Esteri / Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti
Esteri / I gruppi
di estrema destra
che bloccano gli aiuti
per Gaza
ricevono donazioni
dagli Usa
e da Israele
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Ti potrebbe interessare
Esteri / Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti
Esteri / I gruppi
di estrema destra
che bloccano gli aiuti
per Gaza
ricevono donazioni
dagli Usa
e da Israele
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Esteri / Gaza, Hamas: "40 morti in due raid dell'Idf. Uccisi 160 giornalisti dal 7 ottobre". Israele: "Colpiti terroristi"
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Esteri / Trump torna a parlare dopo l’attentato: “Grazie a Dio non sono morto. Ora ho l’occasione per unire gli Usa e il mondo intero”
Esteri / Gaza, l'Unrwa: "Ci vorranno 15 anni per rimuovere le macerie nella Striscia". Media libanesi: "In settimana in Qatar riprendono i negoziati per la tregua"