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Manovra Italia Europa news | Moscovici: “La riduzione del deficit proposta dall’Italia non è sufficiente”

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Il commissario europeo Moscovici.

Tutte le tappe dello scontro tra Roma e Bruxelles sulla manovra

Manovra Italia Ue news | Le notizie sullo scontro tra Roma e Bruxelles sulla manovra economica | News (aggiornare la pagina per le ultimissime)

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Il 21 novembre 2018 la Commissione europea, ha bocciato la manovra del governo Lega-M5S e ha annunciato l’apertura della procedura d’infrazione per deficit eccessivo e violazione della regola del debito.

Da quel momento si è inasprito lo scontro tra l’Italia e l’Ue e si assiste giornalmente a un botta e risposta a distanza tra Roma e Bruxelles che si accusano vicendevolmente di star aggravando i problemi economici dell’Italia.

Le tappe dello scontro: 

13 dicembre – Manovra, trattativa a oltranza con la Commissione Ue. Tria: “Resterò qui fino all’accordo”. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria a Bruxelles sta trattando con la Commissione Ue per scongiurare la procedura di infrazione e trovare un accordo sulla manovra. Tria ha dichiarato: “Domani avrò altri incontri, resterò finché non arriviamo a un accordo. Si sta lavorando sulla proposta italiana, che rimane quella consegnata ieri a Bruxelles”.

Moscovici: “La riduzione del deficit proposta dall’Italia non è sufficiente” – La riduzione del deficit italiano “non è ancora sufficiente”. Lo ha dichiarato il Commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, commentando la proposta italiano di portare il deficit dal 2,4 al 2,04 per cento.

“È un passo nella giusta direzione, ma tuttavia non ci siamo ancora, ci sono altri passi da fare, forse da entrambe le parti”, ha affermato Moscovici in un’audizione al Senato francese.

Ieri il premier Conte aveva annunciato la volontà di abbassare il deficit al 2,04 per cento. L’Unione europea, nelle scorse settimane, aveva chiesto uno sforzo maggiore, con un abbassamento almeno all’1,9, ma possibilmente anche all’1,7 per cento.

La proposta del governo sembrava comunque aver messo al riparo l’Italia dalla procedura di infrazione, ma le dichiarazioni di Moscovici fanno capire che a Bruxelles la correzione proposta da Lega e M5s potrebbe non bastare.

12 dicembre – Manovra, Conte: “Deficit dal 2,4 al 2,04 per cento” – “Dal 2,4 siamo scesi al 2,04 e questo ci consente di portare avanti il negoziato con l’Ue. Abbiamo messo sul tavolo una proposta seria e siamo fiduciosi che si concluderà con una soluzione positiva per i cittadini italiani. Le misure entreranno in vigore entro quanto preannunciato, non ci saranno ritardi”, ha affermato il premier Conte a Bruxelles.

“Il dialogo è molto proficuo. Il deficit calerà e la crescita sarà superiore alle nostre aspettative”.

ore 18.40 – Manovra, Ue: “Buoni progressi incontro Juncker-Conte” – Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker ha ascoltato “attentamente il primo ministro Conte e gli argomenti che ha presentato sulla manovra di bilancio. Buoni progressi sono stati fatti, la Commissione europea valuterà ora le proposte ricevute questo pomeriggio: i lavori continueranno nei prossimi giorni”. Questo il commento del portavoce della Commissione al termine dell’incontro tra Juncker e Conte a Bruxelles.

ore 16.55 – Decreto fiscale: il governo pone fiducia in Aula alla Camera – Il governo ha posto nell’Aula della Camera la questione di fiducia sul decreto fiscale legato alla manovra, il cui testo è già stato approvato dal Senato e non modificato a Montecitorio. L’annuncio è stato dato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.

ore 14.00 – Manovra, l’allarme da Palazzo Chigi: “Sarà durissima evitare la procedura di infrazione – Dopo aver annunciato che la decisione sui saldi “è stata messa nera su bianco” prima del Consiglio dei ministri e a poche ore dall’incontro del presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, cambia il clima nei corridoi di Palazzo Chigi. Le “buone motivazioni” di qualche ora fa hanno lasciato il posto alla consapevolezza che “sarà durissima evitare la procedura d’infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia”.

ore 13.45 – Manovra, Salvini: “Stufo del pregiudizio di certi commissari” – “Io sono ottimista per natura ma se mi dovessi rendere conto che contro di noi c’è un pregiudizio allora la musica cambia. Inizio a essere stufo di due pesi due misure e non si capisce perché si può sfondare da parte della Francia e per l’Italia si usa la lente di ingrandimento sullo zero, zero virgola”, ha detto il vicepremier Salvini, parlando della trattativa con l’Ue sulla manovra nella conferenza stampa conclusiva della sua visita a Gerusalemme.

ore 12.15 – Manovra, fonti Palazzo Chigi: “Decisione saldi messa nero su bianco”– La decisione sui saldi della manovra “è stata messa nero su bianco prima del Consiglio dei ministri. “Non anticipiamo nulla per rispetto a Jean Claude Juncker ma pensiamo che possiamo andare a Bruxelles con delle buone motivazioni. L’atmosfera tra i ministri è positiva”, hanno dichiarato fonti di Palazzo Chigi.

6 dicembre – Moscovici: “Flessibilità massima, ma servono sforzi maggiori” – Il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, si è detto disposto a concedere “flessibilità massima” all’Italia, ma il governo deve fare “uno sforzo supplementare per modificare la manovra e rientrare nelle regole europee. Stiamo lavorando ancora in modo intenso. Ieri ci sono state conversazioni. Ce ne saranno altre”.

“Il dialogo è iniziato. Non si è più nell’inventiva e nella postura. Abbiamo iniziato a parlare. Il governo italiano ha iniziato a presentare delle misure che permettono di ridurre il deficit previsto e soprattutto il debito italiano che al 131 per cento è molto pericoloso”, ha detto Moscovici.

“Dico all’Italia che siamo sulla buona strada, ma bisogna continuare a progredire”, ha aggiunto il commissario. “Dico agli amici italiani: tutto quello che il Patto permette lo avrete. Ma c’è una cosa che non posso fare: non posso ignorare le regole. Rientrare nelle regole significa: amici italiani fate uno sforzo supplementare”, ha concluso Moscovici.

5 dicembre – Parole dure dal commissario Oettinger: “Non accetteremo violazione criteri stabilità” – “La Commissione europea non accetterà dall’Italia una bozza di manovra che violi i criteri di stabilità. Ci auguriamo di riceverla oggi e che corrisponda ai criteri di predisposti per tutti i paesi”. Queste le parole del vicepresidente della Commissione Ue Guenther Oettinger in un’intervista con la radio tedesca Deutschlandfunk.

Il commissario ha spiegato che un deficit-pil al 2,4 per cento “andrebbe contro tutti gli impegni. Ci aspettiamo dall’Italia una manovra che soddisfi le promesse e non includa un deficit-pil al 2,4 per cento. La legge italiana è pericolosa per l’Italia e per l’Eurozona a causa dell’elevato debito e il parziale dietrofront sulle precedenti riforme”.

4 dicembre Tria: “L’obiettivo è fermare rallentamento, ma restano quota 100 e reddito di cittadinanza” – “Accordo o no con la Commissione preferirei che l’economia non andasse in recessione. È chiaro che quando si è in condizioni difficili, quando si è in recessione questo pone dei punti a favore dell’idea che bisogna sostenere l’economia. Certo, crea altri problemi per quanto riguarda i conti pubblici. Speriamo di fare una manovra che ostacoli questo rallentamento dell’economia, questo è ‘obiettivo”, ha affermato il ministro dell’Economia Tria. “La quota 100 per la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza non sono in discussione e restano una priorità del governo, anche se non è stato definito il costo”

Moscovici: “Bene annunci su riduzione del deficit, ora dettagli concreti” – “Abbiamo preso atto dei recenti annunci del governo di voler ridurre il deficit, è un passo nella giusta direzione. Ma aspettiamo ulteriori dettagli per valutare la dimensione di questo passo. Nell’ultima settimana abbiamo notato un tono diverso, una volontà di cooperare”. Queste le parole del commissario Ue Moscovici, secondo cui “adesso il dialogo è davvero cominciato”.

“Le autorità italiane sono pronte ad ascoltare il nostro punto di vista e anche di cercare di risolvere i problemi. Questo è positivo, credo che gli investitori abbiano la stessa sensazione. Adesso il dialogo è davvero cominciato”.

Poche ore prima erano giunti commenti positivi anche dal premier Conte: “Con Bruxelles è in corso un negoziato vero. Il mio obiettivo è evitare all’Italia una procedura d’infrazione che fa male al nostro paese e rischia di far male anche all’Europa. Sto mettendo a punto una mia proposta che l’Unione Europea non potrà non prendere in considerazione. Arriverà ‘ad horas'”.

3 dicembre – Tria rassicura Dombrovskis: “Volontà comune di trovare una soluzione”  – “Comune volontà di trovare al più presto una soluzione al contenzioso sulla manovra tra Roma e Bruxelles”: questo è quanto scrive il Ministero dell’economia in una nota pubblicata dopo l’incontro tra il ministro Tira e il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis, a margine dell’Eurogruppo.

Moscovici: “Ci sono progressi con Italia ma restano le distanze” – “Sulla manovra facciamo progressi nelle discussioni con le autorità italiane, ma rimane un gap significativo tra le proposte del governo italiano e le richieste del Patto di stabilita. C’è stato un cambiamento di metodo e di tono, c’è un approccio differente da parte dell’Italia. La Commissione ha sempre chiesto dialogo e il dialogo ha avuto luogo a Buenos Aires”,  ha affermato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici.

“Vedo nuova disponibilità per discutere e dibattere. Penso che sia così che bisogna procedere per ridurre le divergenze. Sono state messe sul tavolo idee e proposte nuove, che segnano dei progressi. Questo va nelle buona direzione. Tuttavia resta ancora uno scarto significativo tra la valutazione dell’Italia e le richieste del Patto di stabilità e crescita”.

Il vicepresidente Dombrovskis avverte: “Senza modifiche pronti a procedura”  – “Se non ci sono modifiche siamo pronti a procedere ai prossimi passi della procedura per deficit eccessivo”, ha avvertito il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, che si è comunque detto positivo dopo i “segnali di apertura che vengono dal governo italiano sulla volontà di modificare la manovra”. Oggi a Bruxelles si riuniscono i ministri dell’Eurozona e dell’Ue per approvare i bilanci di tutti i paesi membri, mentre in Italia continuano gli incontri tra i rappresentanti del governo per modificare la manovra. 

1 dicembre – Conte: “Evitare procedura è anche nell’interesse dell’Ue” – “L’obiettivo è evitare la procedura di infrazione” Ue sulla manovra “nell’interesse dell’Italia ma direi anche dell’Europa. Non è facile ma sono fiducioso”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Di Maio: “Non aggrappiamoci a numerini, serve crescita” – “Non dobbiamo aggrapparci ai numerini. Oggi il problema principale è: se l’economia rischia di fermarsi noi dobbiamo fare una manovra che mette soldi nell’economia”, ha detto in una diretta Facebook il vicepremier Luigi Di Maio.

“Con questa manovra mettiamo 37 miliardi di investimenti per rischio idrogeologico, nei pensionamenti di chi non voleva andare in pensione con la Fornero, nel reddito di cittadinanza, nell’abbassamento delle tasse alle imprese. Questi interventi faranno ripartire l’economia, questo deve essere chiaro all’Unione europea e ai cittadini italiani. Se non si chiede al governo di tradire gli italiani, possiamo portare avanti tutti i punti di caduta e i compromessi che vogliamo”.

30 novembre – Governo e Ue cercano di evitare le procedure d’infrazione –  “L’obiettivo di questo governo è evitare la procedura di infrazione senza tradire le promesse che abbiamo fatto agli italiani nel contratto di governo ma soprattutto nella campagna elettorale”, è stato il commento del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio.

Positivo anche il commento del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, secondo cui si sono compiuti passi in avanti nel negoziato con l’Italia sulla manovra.  “L’atmosfera è buona, stiamo facendo progressi”

28 novembre – Conte a Dombrovskis: “Non stravolgiamo la manovra” – “Abbiamo dei margini. Evidentemente Dombrovskis ha delle certezze io non ho, ne parleremo con Juncker”, ha affermato il premier Giuseppe Conte rispondendo a chi gli chiedeva di commentare la dichiarazione del vicepresidente Ue. “Stiamo lavorando a una soluzione condivisa con l’Ue ma nel rispetto nell’impostazione che abbiamo dato alla manovra senza fare uno stravolgimento”.

Dombrovskis rimprovera l’Italia: “Serve correzione sostanziale” – All’Italia serve “una correzione sostanziale non marginale della traiettoria di bilancio”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, durante una conferenza stampa a Bruxelles.

Nello stesso momento il ministro dell’Interno Salvini affermava che “la mediazione sulla manovra non è un ritocco del deficit, non abbiamo mai parlato di deficit: è uno spostamento di voci, stiamo cercando di capire quanti soldi servono per fare quello che vogliamo fare”.

Il ministro Tria all’Ue: “Non accettiamo morale su politiche di crescita” – Il ministro dell’economia ha ribadito che la priorità del governo è creare stabilità e inclusione sociale e ha avvertito l’Ue: “Non accettiamo morale sulle politiche di crescita”. Alle parole di Tria ha fatto eco il vicepremier Di Maio: “Noi vogliamo dialogare con l’Ue, vogliamo trovare una soluzione ma non possiamo tradire le promesse fatte”.

Conte chiede aiuto all’Ue, ma Dombroskis avverte: “Servono provvedimenti concreti” – Il premier Conte ha chiesto aiuto all’Ue sulla manovra: “Non cerco alibi, né li darò. Faremo le nostre riforme: la stabilità sociale conta più di quella finanziaria”. La risposta del vicepresidente della Commissione Ue Dombroskis, però, n0n è stata quella sperata: “La correzione sui conti dev’essere consistente. Il governo italiano deve prendere provvedimenti concreti”.

27 novembre – Salvini: “La manovra uscirà dal Parlamento diversa da come è entrata” “La manovra uscirà dal Parlamento diversa da come è entrata, questo è sicuro”. Lo ha detto il vicepremier leghista e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa.

“I numerini non sono stati oggetto di discussione perché prima si discutono i fatti, poi sommando i fatti arriva il numerino”, ha spiegato Salvini. “Il Parlamento è sovrano e la parola fine non la dà il Governo, ma il Parlamento, dove alcuni emendamenti potranno essere approvati. Lo abbiamo detto a Bruxelles” ha spiegato.

“Io penso che l’Europa chieda serietà e noi stiamo preparando una manovra seria”, ha aggiunto il vicepremier.

Moscovici: “Dialoghiamo, ma nel rispetto delle regole” – “Per me non è una questione di discutere di cifre, non si tratta di cercare una media, si tratta di rispettare le regole. Con il governo italiano c’è un’attitudine positiva e costruttiva, l’ultimo incontro di sabato è stato molto amichevole, per niente uno scontro, cercheremo insieme delle soluzioni comuni perché le cose devono evolvere”.

Questo il commento del commissario Ue, Pierre Moscovici, rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano se un deficit/Pil a quota 2,2 per cento per l’Italia possa essere sufficiente per rivedere la posizione della Commissione.

Di Maio poco prima aveva detto ai giornalisti che con l’Ue “siamo ancora nella fase interlocutoria. Si stanno facendo tutte le valutazioni: io parlo di impegni politici non tecnici. Ci sono tutte le interlocuzioni in corso”.

Di Maio: “Punti cardine della manovra invariati” – “I punti cardine e i saldi del documento di Bilancio restano invariati, stiamo cercando semplicemente di migliorare la quota investimenti e questo aiuta molto la manovra”. Sono state queste le parole pronunciate dal vicepremier Di Maio all’Adnkronos. Le nuove affermazioni del leader dei 5 Stelle sono in contrasto con l’apertura dimostrata dal governo nelle ore precedenti sulla modifica del testo della manovra.

Moscovici invita al dialogo –  Il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha invitato ancora una volta il governo italiano a dialogare per modificare la manovra ed evitare le sanzioni. “Il clima è buono”.

Nella stessa giornata, il commissario ha anche ribadito: “Dobbiamo cercare con tutte le nostre forze delle soluzioni condivise. La mia porta resta aperta”.Per Moscovici, la manovra del governo italiano è una delle “tre incertezze che pesano sull’economia europea assieme alle tensioni commerciali e la Brexit”.

26 novembre – Salvini: “Una eventuale modifica non è una marcia indietro” – “Una eventuale modifica della manovra economica, nella direzione di una riduzione del rapporto deficit/Pil, non sarebbe fare marcia indietro? “No, anzi potrebbe essere un’avanzata, un’uscita dalla trincea”. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vice premier, Matteo Salvini, alla presentazione del libro della giornalista Lilli Gruber.

Il ministro ha spiegato: “Se uno vuol chiudere la partita guardando alla sostanza e si rende conto che dall’altra parte l’unica opposizione per dare il via libera alla manovra e’ lo zero virgola, se io tolgo qualunque alibi e dall’altra parte continuano a dire ‘no’, allora significa che è un ‘no’ pregiudiziale”. 

Segnali di apertura dal governo – Il vicepremier Di Maio ha lanciato segnali di apertura ad eventuali modifiche del testo della manovra purché “abbia dentro gli obiettivi che ci siamo dati e cioè la quota 100, il reddito da cittadinanza, i rimborsi ai truffati delle banche oltre al pacchetto per le imprese”.

Anche il ministro Salvini ha dichiarato che “potranno servire anche meno dei 16 miliardi che abbiamo stanziato”, aprendo quindi a una revisione dei conti della manovra.

Lo stesso premier Conte ha affermato che i mercati stanno rispondendo positivamente: “Siamo un governo che agisce con un piano ben preciso. La manovra è ben strutturata, abbiamo le idee molto chiare, un dialogo sereno e costruttivo con l’Europa e con il Consiglio europeo ci aiuterà a rassicurare i mercati finanziari e a guadagnare la fiducia degli investitori”.

In Aula Camera lunedì 3 dicembre, votazioni da martedì – La manovra approderà nell’Aula della Camera lunedì 3 dicembre, alle 16, per lo svolgimento della discussione generale. Le votazioni sulla legge di Bilancio inizieranno da martedì 4 dicembre. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

25 novembre – Conte a Bruxelles per evitare lo scontro – “Con la Commissione abbiamo parlato di quello che stiamo facendo, in cinque mesi stiamo rivoluzionando il Paese e continueremo a farlo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando al vertice su Brexit, che si svolge oggi a Bruxelles.

Il presidente della Commissione ha ribadito il suo rapporto di affetto con l’Italia legato alla sua infanzia e all’amicizia con dei lavoratori immigrati italiani in Lussemburgo e parlando ai giornalisti italiani si è congedato con un ‘Ti amo Italia’, pronunciato in italiano.

24 novembre – Conte a cena con Juncker –  Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato con i cronisti dopo la cena di lavoro a palazzo Berlaymont, nella sede della Commissione europea, con il presidente dell’esecutivo europeo Jean-Claude Juncker: “Non si è discusso di saldi finali – ha detto Conte – ma confido che il dialogo possa portare a evitare la procedura. Sono sempre ambizioso, ma ovviamente non ho posto alcuna rinuncia alle riforme qualificanti del nostro governo”.

23 novembre 2018 – Moscovici: “Porta aperta all’Italia per trovare un accordo”  – “La mia porta rimane aperta alle autorità italiane e sono convinto che saremo in grado di concordare soluzioni condivise a vantaggio degli italiani e dell’area dell’euro”. Con queste parole Moscovici cerca di trovare un punto di incontro con il governo italiano.

Secondo il commissario, il dialogo resta fondamentale per trovare una soluzione comune sul tema della manovra. “Il posto dell’Italia è al centro della zona euro e dell’Europa. Non riesco a immaginare l’Italia senza l’Europa, né l’Europa senza l’Italia. È membro fondatore della nostra Unione e si è sempre affermata come motore indispensabile dell’integrazione europea. Farò di tutto perché rimanga così per molti anni”.

Ipotesi dimissioni di Savona – Dopo la bocciatura della manovra da parte della Commissione Ue, il ministro per gli Affari europei Savona aveva criticato inaspettatamente il governo gialloverde, avvertendo: “Così non reggeremo ancora a lungo”.

Il 23 novembre il ministro è tornato sull’argomento con toni ancora più duri: “A questo punto non bisogna cambiare soltanto la manovra…”. Secondo Paolo Savona, noto per le sue posizioni euroscettiche e anti-Merkel, per salvare l’Italia da una crisi economica che sembra ormai imminente non è più sufficiente intervenire solo sulla manovra.

Per questo motivo sono in molti a pensare che il ministro abbia intenzione di presentare le sue dimissioni, così da non essere presente a gennaio 2019, quando ci saranno le aste Btp più importanti.

Moscovici: “Dialogo è imperativo” – Il commissario Ue Moscovici ha ribadito che il dialogo con l’Italia è “un imperativo. Tenere un filo di dialogo significa che restiamo in un quadro comune, la zona euro, e in istituzioni comuni, come l’eurogruppo”.

Il commissario ha anche sottolineato in un’intervista al Corriere che lo stesso Salvini, che non ha mai perso occasione per attaccare l’Ue, si è detto disponibile a dialogare con le istituzioni europee. “La Commissione è neutra e oggettiva, segue le regole. Ciò che fa muovere i mercati sono le preoccupazioni sulla politica economica. A far reagire i mercati non sono i commenti della Commissione”, ha proseguito il commissario.

Interrogato sul futuro dell’Italia e sulle possibili sanzioni, Moscovici ribatte che il governo Lega-M5S “non è sulla strada giusta”, ma che non c’è ancora “nulla di scritto” e definitivo.

Di Maio: “Dialoghiamo, ma non tradiremo gli italiani” – Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico sembra aver accolto l’ennesimo invito dell’Ue al dialogo, precisando che “non possono chiederci di tradire gli italiani. Non si tratta di fare la guerra all’Europa, ma di rispettare le promesse: il nostro obiettivo è mettere in sicurezza parti di società che non possono aspettare”.

Il vicepremier ha anche cercato di mettere fine al botta e risposta dai toni polemici che va avanti da giorni tra gli esponenti del governo – Salvini in primis – e l’Ue, chiedendo di “potenziare gli spazi di dialogo”.

Segnali di apertura sono arrivati anche dal premier Conte, che si è detto pronto ad apportare alcune modifiche alla legge di Bilancio. Il primo ministro ha anche chiesto “tempi distesi” in caso di avvio della procedura d’infrazione.

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