Perché i manifestanti russi avevano scarpe da ginnastica e papere di gomma
Il 26 marzo molti cittadini sono scesi in piazza in 82 città russe e hanno rappresentato con dei simboli la loro opposizione al potere
I manifestanti che in Russia hanno protestato contro il presidente Vladimir Putin il 26 marzo 2017 avevano dei segni distintivi: indossavano scarpe da ginnastica, portavano in mano papere di gomma e avevano i visi dipinti di verde.
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Molti di loro – circa mille – sono finiti in carcere per quelle che sono state definite le più grandi proteste contro il leader russo dal 2012. Alla guida del movimento di opposizione c’era Alexei Navalny, condannato dai giudici russi a 15 giorni di carcere.
La papera come simbolo della protesta sembra essere legata alla presenza di una casa per le anatre in uno stagno di una delle proprietà del primo ministro Medvedev. Quanto alle calzature sportive, Medvedev viene descritto come una persona dipendente dallo shopping, in grado di ordinare 73 T-shirt e 20 paia di scarpe in tre mesi.
I dettagli sulle abitudini e sulla condotta dei leader russi sono contenuti in un rapporto realizzato proprio da Navalny che ha accusato nel suo documento Medvedev di controllare enormi ricchezze anche a causa di alcune donazioni ricevute da oligarchi russi attraverso enti di beneficenza. Il portavoce del primo ministro ha negato le accuse e ha sottolineato che non ci sono indagini a suo carico.
La vernice verde con la quale molti manifestanti si sono colorati il volto sarebbe invece un modo per dimostrare solidarietà a Navalny. Il leader dell’opposizione russa era stato attaccato da ignoti che gli avevano lanciato sul viso una sostanza verde.
La polizia aveva riferito di non aver autorizzato le manifestazioni di protesta organizzate in 82 città della Russia. Sono, però, state molte le adesioni raccolte in tutto il paese. L’intervento violento delle forze dell’ordine contro i manifestanti in alcuni casi è stato documentato dalle fotografie scattate nel corso dei cortei.
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