In Turchia 100 nuovi mandati d’arresto per il fallito colpo di stato del 2016
Ankara ha chiesto nuovamente agli Stati Uniti l'estradizione del predicatore turco Fethullah Gülen. Da luglio 2016 gli arresti sono almeno 44mila
Giovedì 23 febbraio le autorità giudiziarie turche hanno emesso 100 nuovi mandati d’arresto verso sospettati di far parte della presunta rete di Fethullah Gülen, il predicatore che il governo di Ankara di Recep Tayyip Erdogan sostiene essere la mente dietro al fallito colpo di stato del 15 luglio 2016. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale turca Anadolu.
Almeno una quarantina dei ricercati sono già stati arrestati in blitz condotti in 31 province del paese.
Le persone arrestate dalle forze di sicurezza di Ankara dopo il mancato colpo di stato di luglio 2016 sono almeno 44 mila.
Il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, ha fatto sapere di aver inviato al suo omologo statunitense, Jeff Sessions, una lettera per chiedere nuovamente l’estradizione dagli Stati Uniti di Gülen, che nei mesi precedenti ha negato ogni coinvolgimento con il tentato golpe.
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