Mali, attacco in un villaggio: 100 morti
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Almeno cento persone sono state uccise in un attacco al villaggio di Sobane-Kou, nel Mali centrale, abitato dal gruppo etnico dei Dogon.
La notizia è stata data dalla Bbc ed è stata confermata dal ministero della Difesa, che ha fatto sapere che un gruppo di uomini non identificati ha aperto il fuoco contro le abitazioni.
“Abbiamo 95 civili uccisi al momento, i corpi sono bruciati, continuiamo a cercare cadaveri”, ha aggiunto un funzionario del comune di Koundou.
Il villaggio, in cui vivevano circa 300 abitanti, “è stato quasi rasato al suolo”, ha detto una fonte di sicurezza.
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Mali attacco villaggio | La violenza in Mali
Attacchi simili non sono nuovi nel paese africano: a marzo altre 130 persone di etnia Fulani rimasero uccise in un attacco contro il villaggio di Ogossagou-Peul, nella regione di Mopti, nella zona centrale del paese.
Vittime dell’ultimo attacco, come detto, sono i Dogon, che si dedicano principalmente all’agricoltura e alla caccia.
I Dogon sono noti animisti e vivono soprattutto a sud del fiume Niger e al confine con il Burkina Faso.
Dogon e Fulani
Gli scontri tra i Dogon (cacciatori e contadini) e i Fulan (semi-nomadi) sono frequenti in Mali e sono aumentati dal 2012, anno in cui nel nord del paese hanno preso piede i jihadisti.
Generalmente i problemi tra le due etnie venivano risolti dalla giustizia locale, ma l’aggravarsi dell’instabilità nel paese ha reso più difficile l’intervento dello Stato e più facile reperire delle armi.