Lumache giganti invadono il Sud della Florida: una città in quarantena
Un’invasione di lumache giganti africane sta spaventando il Sud della Florida. Lunghe oltre 20 centimetri, danneggiano i raccolti, le costruzioni e possono essere fonte di pericolo anche per l’uomo. Sono, infatti, portatrici di un parassita che potrebbe colpire le vie polmonari e causare anche la meningite. Vengono descritte “grosse come topi” e non è la prima volta che colonizzano quel territorio statunitense. La loro presenza era stata registrata già negli anni Sessanta – per eliminarle allora c’erano voluti dieci anni e un milione di dollari – e nel 1973.
La città di Port Richey, a causa delle lumache giganti, sarà quindi in quarantena per due anni. Per combatterle verrà usato un pesticida, il metaldeide, che rimane innocuo per piante e frutti, ma non per le lumache giganti. I cittadini, inoltre, non potranno spostare piante, rifiuti dei cortili, detriti, compost e materiale da costruzione al di fuori della zona delimitata. Lo ha stabilito il dipartimento dell’Agricoltura e dei servizi ai consumatori della Florida.
Originarie dell’Africa Orientale, potrebbero essere arrivate in America per via del commercio illegale di animali. Le lumache giganti si nutrono di oltre 500 varietà di piante – tra cui cacao, papaia, arachidi – e anche di cemento. Producono circa 1200 uova all’anno, da 100 a 500 con un singolo accoppiamento. Possono anche generare uova senza un partner: hanno organi riproduttivi sia maschili sia femminili. Inoltre, non hanno predatori naturali e possono vivere fino a nove anni di età.