L’Italia ha inviato quattro F-35A in Islanda per una “missione di sorveglianza rafforzata” Nato
L’Aeronautica militare italiana ha deciso di dispiegare un gruppo di aerei da caccia per sostenere la missione di pattugliamento aereo rafforzata della Nato in corso nell’estremo Nord. Lo ha reso noto il sito dell’Alleanza nordatlantica.
Gli aerei sono partiti ieri dalla base aerea di Amendola in Italia per raggiungere quella della Nato a Keflavik, in Islanda, con l’obiettivo di condurre esercizi di routine e di addestramento per soddisfare le esigenze di prevenzione e preparazione della missione islandese Nato e monitorare lo spazio aereo.
Secondo il comandante della task force di F-35 italiani, il colonnello Gianmarco di Loreto, “dopo essere stati i primi alleati a dispiegare i jet da combattimento di quinta generazione per una missione Nato all’estero, l’Italia ha dimostrato di avere capacità avanzate nel fornire aerei da combattimento moderni per le operazioni dell’Alleanza”.
“I nostri velivoli F-35A hanno già acquisito notevole esperienza a livello internazionale dopo aver partecipato alle precedenti missioni di monitoraggio della Nato in Islanda e in Estonia nel 2013, 2017 e 2018”, ha aggiunto. Il distaccamento dell’Aeronautica è composto da 130 unità di personale tra donne e uomini, divise tra piloti, equipaggio di terra e forze di protezione e supporto, oltre ai quattro jet da combattimento F-35A.