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L’istruzione fa girare il mondo

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Formazione dei docenti in Indonesia. Nuove scuole costruite in Iraq. Corsi di transizione energetica in Egitto. Un libro fotografico racconta i progetti educativi di Eni in 12 Paesi. Coinvolti 164mila ragazzi in 7 anni

Vivere appieno il presente e plasmare il futuro. Tutto gira intorno all’istruzione. Per questo Eni ha deciso di sostenere l’educazione e la formazione, in Italia e nel mondo. Per testimoniare questo approccio è nato Energy for Education, un volume fotografico che racconta i progetti per l’accesso all’istruzione e alla formazione sviluppati in alcuni Paesi a cui l’azienda è legata da una lunga storia di amicizia e collaborazione.

L’istruzione è un volano economico per i Paesi, che permette alle persone di ampliare le proprie prospettive, e alle comunità di superare le barriere sociali, economiche e geografiche. Insomma, è fondamentale. E pensare che, secondo l’Unicef, oltre 600 milioni di bambini e adolescenti non riescono a raggiungere i livelli minimi di istruzione. Nonostante siano stati compiuti progressi significativi nell’accesso universale all’istruzione primaria, sono ancora milioni i bambini al mondo che ne restano esclusi.

Energy for Education è un nuovo viaggio fotografico in 12 Paesi. Un racconto per immagini di progetti e iniziative Eni per l’accesso universale all’istruzione e alla formazione di qualità. “Il percorso fotografico di questa pubblicazione vuole condividere lo sguardo di Eni verso l’istruzione e la formazione, come fattore di crescita umana, economica e sociale”, sono le parole dell’AD di Eni, Claudio Descalzi ad apertura della pubblicazione.

Ma di quali progetti parliamo? In linea con l’Obiettivo sostenibile numero 4 (SDG 4) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, Eni propone un modello di educazione inclusivo e olistico, a beneficio di bambini e bambine, adolescenti e giovani adulti. I loro progetti educativi sono sviluppati in collaborazione con i governi nazionali e i loro piani ministeriali e, in base alle priorità da essi definite, possono includere diversi livelli di istruzione:

istruzione primaria e secondaria

università e alta formazione

formazione tecnica e professionale

iniziative didattiche e di sensibilizzazione

Come mostrato nel Report di Sostenibilità Eni for 2022, le iniziative spaziano dalla fornitura di materiale scolastico al rafforzamento delle competenze didattiche dei docenti, come in Costa d’Avorio e Indonesia. In alcuni Paesi, Eni ristruttura scuole, come in Mozambico, nella Repubblica del Congo, in Messico, in Ghana e in Tunisia o ne migliora l’efficienza energetica attraverso l’utilizzo di tecnologia solare come in Kazakistan; in altri, costruisce edifici ex novo, come in Iraq e in Nigeria, dove è stato promosso il trasferimento di competenze agricole innovative.

Al centro dei programmi organizzati da Eni, anche corsi tecnici e professionali e percorsi di alta formazione, attraverso i quali i giovani hanno un accesso più semplice al mondo dell’energia e, nello specifico, alle opportunità lavorative legate alla transizione energetica. In Egitto, ad esempio, è stata inaugurata una scuola che offre cinque diverse specializzazioni in ambito energetico e tecnologico.

L’educazione è da sempre un pilastro per Eni. Lo vediamo nella storia dell’azienda: agli inizi c’era la Scuola Mattei, una fucina di saperi legati all’energia per le nuove classi dirigenti, diventata oggi il cuore di un corso annuale di eccellenza, il cui focus si è ampliato fino a comprendere anche le tematiche ambientali. Eniscuola, nata alla fine degli anni ’80, è un progetto partito per avvicinare i giovani al tema dell’energia, e che si è evoluto insieme al settore, allargando sempre di più lo sguardo alle tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare. In linea con questo percorso, nel 2001 Eni ha lanciato Eni Corporate University (ECU), una società vocata interamente alla formazione professionale; un progetto di ampio respiro che guarda all’Italia e all’estero, abbracciando i Paesi in cui siamo presenti per formare il futuro dell’energia: colleghi di lungo corso, neoassunti, partner, per creare una cultura d’impresa comune.

Ma veniamo a numeri legati ai progetti portati avanti da Eni dal 2015 al 2022. I beneficiari totali sono stati ben 164.407 (di cui più di 46 mila in Italia). Dodici i paesi coinvolti con più di 85 milioni di investimenti e 95 progetti di educazione. Per quanto riguarda Eni Corporate University (ECU) i beneficiari sono stati 2.648. Insomma, dati che confermano un impegno costante e crescente.

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