Quante lingue si parlano in Spagna?
Il paese iberico è al momento alle prese con un forte movimento indipendentista in Catalogna, ma questa regione non è l'unica a rivendicare radici culturali e una lingua diverse da Madrid
Oltre allo spagnolo castigliano, la lingua ufficiale della Spagna, dal 2006 anche il catalano, il valenciano, il galiziano, il basco e il dialetto aragonese vedono riconosciuto il proprio status di lingua ufficiale nelle rispettive comunità autonome.
Nel paese iberico però, ci sono anche altre lingue considerati non ufficiali, come l’aragonese e l’asturiano-leonese, inclusi nel rapporto dell’UNESCO sulle lingue in via di estinzione.
È importante sapere che alcuni statuti delle comunità autonome concedono uno status e una protezione particolari alle lingue parlate in quel territorio.
È il caso per esempio del principato delle Asturie, nel nord della Spagna e della comunità autonoma di Aragona, nell’est del paese.
La storia delle lingue spagnole
La penisola iberica è stata storicamente abitata da diverse comunità e popoli, che hanno sviluppato culture e lingue diverse. Come evidenziato in questa mappa interattiva:
La storia della penisola iberica infatti ha registrato la conquista islamica nell’VIII secolo, a seguito della caduta della dominazione dei Visigoti, che avevano invaso il territorio durante le ultime fasi dell’impero romano.
Da allora, lo slancio dei diversi regni cristiani, localizzati nel nord e nell’est della penisola, per riconquistare il territorio dai governanti arabi ha segnato la nascita e la diffusione delle varie lingue ancora parlate in Spagna.
In oltre mille anni, per esempio, seguendo le fortune del Regno di Castiglia, nucleo storico originario dell’attuale Spagna, il castigliano si è imposto come la lingua più diffusa nel paese, marginalizzando sempre più il ruolo di idiomi come il catalano, l’aragonese e l’asturiano-leonese.
Questa situazione fu istituzionalizzata nel XVIII secolo dai “Decreti de Nueva Planta”, una serie di provvedimenti adottati dal re Filippo V di Spagna, in cui si imponeva il castigliano come lingua ufficiale del governo e della giustizia del paese.
Le lingue ancora parlate
Nonostante le sei lingue a cui viene riconosciuto lo status di idiomi ufficiali, in Spagna sono almeno otto quelle ancora parlate da almeno 10mila persone.
In questa mappa sono indicate le aree di maggiore densità di questi idiomi. I colori non indicano infatti la lingua più parlata della provincia, che rimane – in tutto il paese — il castigliano, bensì quella che è più diffusa dopo lo spagnolo.
Castigliano
Segnato in rosso sulla mappa e parlato da almeno 420 milioni di persone in tutto il mondo, il Castigliano è la quarta lingua più parlata sul pianeta.
Riconosciuto il suo status di lingua nazionale nella costituzione spagnola, questo idioma è parlato da quasi 46 milioni di cittadini del paese iberico.
È la lingua dominante in ogni area della Spagna, anche quella in cui è presente un bilinguismo di fatto.
Catalano/Valenciano
Segnato in fucsia, il catalano è una lingua romanza, idioma co-ufficiale nelle comunità autonome di Catalogna, Isole Baleari e Valencia, dove è anche conosciuta come Valenciano.
Questa lingua è considerata lingua ufficiale nel principato di Andorra e nel comune di Alghero in Sardegna, nella sua variante dialettale algherese.
Il catalano è parlato da quasi nove milioni di persone in Spagna.
Basco
Segnata in verde acqua sulla mappa, questa lingua è anche chiamata euskera ed è la lingua ufficiale del paese basco e della regione di Navarra.
Quest’idioma è isolato all’interno della famiglia delle lingue europee, i linguisti infatti non sono concordi sull’origine di questa lingua, che è parlata da almeno 468mila persone in Spagna.
Il basco è una delle più antiche lingue d’Europa.
Galiziano
È la lingua ufficiale della regione di Galizia nell’angolo nord-occidentale della Spagna, al confine con il Portogallo. Segnato in giallo sulla mappa, il cosiddetto Gallego è parlato da almeno 2,4 milioni di persone in Spagna. Questo idioma non è molto diverso dal portoghese, un risultato della storica dominazione di Lisbona su questa regione durante il medioevo.
Aranase
Segnato in verde brillante e localizzato al confine tra Spagna e Francia, il dialetto Aranese è una forma standardizzata della della lingua occitana.
Parlata soprattuto in Val d’Aran, nella Catalogna nord-occidentale, dove è una delle tre lingue ufficiali accanto al catalano e allo spagnolo, questo dialetto è parlato da almeno cinque mila persone.
Asturiano/Leonese
Questo idioma, segnato in verde sulla mappa, è una lingua romanza del gruppo iberico occidentale ed è parlata da almeno 550mila persone. L’asturiano-leonese è considerata una lingua riconosciuta ma non ufficiale nelle Asturie, in Castiglia e nella regione di Léon.
In realtà si tratta di due dialetti differenti, ma che sono afferenti alla stessa lingua.
Aragonese
Segnato in viola sulla mappa, questa lingua è conosciuta anche come chapurriau ed è parlata da 30mila persone nelle valli dei Pirenei in Aragona, al confine tra Spagna e Francia e principalmente nelle comarcas di Somontano de Barbastro, Jacetania, Alto Gállego, Sobrarbe e Ribagorza. È l’unico linguaggio navarro-aragonese sopravvissuto al medioevo.
Questo idioma è considerato una lingua riconosciuta ma non ufficiale nella comunità dell’Aragona.
Estremadurano
Il linguaggio, segnato in verde scuro sulla mappa, è anche conosciuto come castúo e viene parlato da almeno 200mila persone in un’area che copre la parte nordoccidentale della comunità autonoma di Extremadura e delle zone adiacenti della provincia di Salamanca, al confine con il Portogallo.
Questa lingua non è al momento riconosciuta da alcuna istituzione locale spagnola.
Fala
Inoltre, è indicato in marrone anche l’idioma Fala, una lingua romanza parlata in tre diverse città al confine tra Spagna e Portogallo. Questo idioma appartiene al sottogruppo Portoghese-Galiziano, con alcuni tratti di Asturiano-Leonese ed è parlato da poco più di 10mila persone nel mondo.
Andaluso
Un discorso a parte merita l’andaluso, diffuso nell’intera regione omonima, nonché in alcune zone confinanti dell’Estremadura e della regione di Murcia: in tutto copre un’area di quasi 100 mila chilometri quadrati in cui vivono più di 8 milioni di persone, pari a circa il 18 per cento dell’intera popolazione spagnola.
Questo linguaggio non è segnato sulla mappa perché è considerato un dialetto castigliano e non una vera e propria lingua.