Libia, attentato contro il ministro dell’Interno: ucciso uno degli aggressori
Oggi, domenica 21 febbraio, il ministro dell’Interno del Governo di accordo nazionale libico, Fathi Bashaga, ha scampato un attentato contro il convoglio della sua scorta a Tripoli. Secondo l’emittente al-Arabiya, un gruppo di uomini armati ha preso di mira le auto del corteo di Bashaga, ingaggiando un conflitto a fuoco con la scorta del ministro.
La sparatoria ha provocato la morte di uno degli attentatori mentre altri due aggressori, secondo l’emittente araba, sono stati arrestati in seguito allo scontro a fuoco. Il convoglio è stato attaccato a Tripoli mentre si dirigeva verso Gianzur. Prima dell’attentato, il ministro dell’Interno libico aveva incontrato il direttore della compagnia petrolifera statale National Oil Corporation, Mustafa Sanallah, con cui aveva raggiunto un accordo “per garantire il settore petrolifero da qualsiasi minaccia alla sua sicurezza”.
Bashaga, a lungo considerato il principale alleato della Turchia a Tripoli, è stato sconfitto all’inizio del mese in una consultazione elettorale in cui i 75 partecipanti libici scelti dalle Nazioni Unite per prendere parte ai colloqui politici per la pace hanno scelto la nuova amministrazione ad interim del Paese africano, che sarà guidata da un consiglio di presidenza composto da tre personalità, con a capo Mohammed al-Menfi, ex diplomatico di Bengasi, e dal governo capeggiato dal primo ministro Abdulhamid Dbeibeh, originario della città occidentale di Misurata.
La lista guidata dal presidente del parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, e dal ministro degli Interni di Tripoli, Fathi Bashaga, è stata sconfitta al ballottaggio per 39 voti a 34 da quella poi risultata eletta.
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