Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Liberato Alessandro Sandrini, l’italiano rapito in Siria nel 2016

Immagine di copertina

Liberato Alessandro Sandrini, l’italiano rapito in Siria nel 2016 | L’italiano Alessandro Sandrini, rapito nel 2016 al confine tra Siria e Turchia, è stato liberato nella zona di Idlib dall’ala siriana della galassia di al Qaida.

A dare l’annuncio è stato il Governo di salvezza nazionale, il braccio politico dei qaedisti nella regione e sostenuto dalla Turchia.

La notizia è stata confermata pochi minuti dopo dal padre che ha dichiarato: “Mio figlio è libero si trova ancora in Siria ma nelle mani dei nostri carabinieri. Sono felicissimo – ha aggiunto Gianfranco Sandrini – spero di potergli parlare al telefono stanotte”.

Successivamente anche il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha affermato che: “Il connazionale Alessandro Sandrini è stato liberato al termine di un’articolata attività condotta, in territorio estero, in maniera coordinata e sinergica dall’intelligence italiana, dalla polizia giudiziaria e dall’unità di crisi del MAE”.

Alessandro Sandrini è un dipendente in cassa integrazione di un’azienda bresciana che era partito il 3 ottobre 2016 per Adana, una città turca a 180 chilometri da Aleppo.

La notizia del suo rapimento si è appresa un anno dopo la sua partenza, nel 2017, quando la madre ha ricevuto una sua telefonata: “Non so dove sono, mi hanno sequestrato. Aiutami”.

Poi qualche giorno più tardi un’altra chiamata: “Questi non scherzano. Avvisa l’Ambasciata. Mi vogliono uccidere”.

Poi nessuna notizia sino al 31 luglio 2018 quando è stato diffuso il drammatico video della durata di 53 secondi in cui si vedeva Sandrini inquadrato a mezzo busto e vestito con la divisa arancione da carcerato. Dietro di lui due uomini incappucciati, vestiti di nero con in braccio un mitra.

“Sandrini Alessandro, Italia: oggi è il 19 luglio 2018, mi danno la possibilità di comunicare per l’ultima volta con l’Italia. Io chiedo all’Italia di aiutarmi per chiudere questa situazione in tempi rapidi” queste le parole pronunciate dal nostro connazionale.

E ancora: “Sono due anni che sono in carcere e non ce la faccio più, sono stanco dentro. Chiedo all’Italia di chiudere questa situazione in tempi veloci perché hanno detto chiaramente che sono stufi, che mi uccideranno se la cosa non si risolve in tempi brevi e io chiedo di aiutarmi”.

“Non vedo futuro, non so cosa pensare in questa situazione. Chiedo alle istituzioni di risolvere questa situazione” concludeva Sandrini.

Da quanto si è appreso, il nome di Sandrini negli ultimi anni è comparso in due processi a Brescia: uno per rapina e ricettazione, per aver tentato di vendere a cinesi dei tablet rubati da un fast food a Desenzano del Garda, e uno per una rapina che avrebbe messo a segno prima dell’ottobre 2016.

Sul suo rapimento, invece, è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Roma, che ascolterà Sandrini una volta rientrato in Italia.

Tutte le notizie sulla Siria.

Notizia in aggiornamento

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?