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La strage di Parigi e la lettera che commosse il mondo: “Ho perso l’amore della mia vita ma non avrete il mio odio”

Immagine di copertina
Credit BENOIT TESSIER / POOL / AFP

LA STRAGE DEL BATACLAN E UNA LETTERA AI TERRORISTI

“Non avrete il mio odio”: scriveva così su Facebook Antoine Leiris, giovane uomo appena divenuto vedovo, rivolgendosi ai terroristi che il 13 novembre 2015 le hanno strappato la moglie, uccidendola nel corso del concerto del gruppo rock Eagles of Death Metal al teatro Bataclan di Parigi. E rivolgendosi al figlio appena nato che crescerà da solo, senza una mamma.

Una lettera accorata che ha fatto il giro del mondo, un manifesto dell’amore che resiste contro ogni dolore e che lotta contro ogni fondamentalismo.

La lettera ai terroristi di Antoine Leiris

“Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete.

Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa. L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa.

Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo.

Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio”

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