Brexit, la corsa alla leadership dei Conservatori è aperta: chi sono i candidati e le prossime tappe
Leader partito conservatore britannico candidature | Come si sceglie | Chi sono i dieci candidati
Sono 10 i candidati alla poltrona di leader partito conservatore britannico, lasciata vuota da una dimissionaria Theresa May lo scorso 7 giugno. Rimangono solo poche settimane e poi i giochi saranno fatti. È il 22 luglio il termine ultimo entro cui il partito dei Tories dovrà esprimere la nuova leadership. Da quel momento in poi inizierà l’avvicendamento al ruolo di premier, che May lascerà solo quando sarà chiaro chi prenderà il suo posto, e se questo avrà la maggioranza in parlamento.
Leader partito conservatore britannico | Come si sceglie il nuovo leader dei Tory
Il partito dei Tory ha una modalità particolare per scegliere la sua leadership, che si compone di due fasi.
Nella prima fase, i parlamentari del Partito conservatore scelgono i vari candidati che hanno presentato la propria candidatura. Si può esprimere un solo voto alla volta. Man mano vengono eliminati i candidati che ottengono il minor numero di voti.
Il meccanismo di eliminazione va avanti finché non rimangono solo due candidati. A quel punto a scegliere sono non solo i parlamentari, ma anche gli iscritti al partito. Il partito Tory al momento conta 120mila iscritti.
Qui la timeline delle prossime tappe nell’elezione del leader dei Conservatori:
Leader partito conservatore britannico | Chi sono i 10 candidati nella corsa alla leadership dei Conservatori
Il 10 giugno 2019 sono stati ufficializzati i nomi dei 10 membri dei Tories che correranno per la poltrona di leader.
Ecco i nomi:
• Michael Gove, ministro dell’Ambiente
• Matt Hancock, ministro della Salute
• Mark Harper, ex responsabile della disciplina del partito
• Jeremy Hunt, ministro degli Esteri
• Sajid Javid, ministro degli Interni
• Boris Johnson, ex ministro degli Esteri
• Andrea Leadsom, ex leader della Camera dei comuni
• Esther McVey, ex ministra del lavoro e delle pensioni
• Dominic Raab, ex ministro per la Brexit
• Rory Stewart, segretario di stato per lo sviluppo internazionale
Per presentare la candidatura, i membri del partito dovevano avere un proponente e il supporto di almeno altri sei membri dei Tories.
Sam Gyimah, l’unico contendente a sostenere un altro referendum sulla Brexit, si è ritirato dalla gara poco dopo la chiusura delle candidature, dicendo di non avere abbastanza tempo per costruirsi un supporto.
Secondo i media britannici Michael Gove sarebbe potuto essere uno dei favoriti alla corsa, ma dopo aver distrutto la candidatura di Boris Johnson l’ultima volta e dopo le recenti rivelazioni sul suo uso di cocaina, la sua reputazione è stata danneggiata.
Il più carismatico dei 10 è certamente Boris Johnson, nonostante sia una figura divisiva all’interno del partito.
Jeremy Hunt, secondo la Bbc, è quello che ha l’approccio più “focalizzato e manageriale”.