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Home » Esteri

Un leader del movimento studentesco è stato ucciso durante le proteste in Venezuela

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Sale a 33 il bilancio delle vittime dall'inizio delle proteste contro il presidente Nicolas Maduro. Assemblee studentesche si sono svolte in tutto il paese

Uno studente venezuelano è morto durante le proteste contro il presidente Nicolas Maduro. Con la morte di Juan Lopez, avvenuta il 4 maggio nello stato di Anzoategui, nell’est del Venezuela, porta a 33 il numero delle vittime delle proteste antigovernative iniziate a fine marzo.

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Il ragazzo era un dirigente giovanile ed è stato ucciso da un gruppo di civili armati mentre partecipava ad un’assemblea nel campus della sua università, secondo quanto riferito da un deputato dell’opposizione, José Brito. 

Brito ha detto al quotidiano El Nacional che Lopez, 28enne, era il presidente della Federazione studentesca dell’Instituto Tecnologico di Anzoategui, nella località di El Tigre. 

Nello stesso episodio almeno altre due persone sono rimaste ferite. 

Durante la giornata del 4 maggio numerosi scontri tra la Guardia nazionale e i manifestanti si sono registrati in una serie di proteste studentesche avvenute in tutto il paese. Le proteste hanno riguardato soprattutto le sedi dell’Università Centrale e l’Università Cattolica di Caracas.

Le manifestazioni studentesche sono partite da assemblee che si sono svolte nei diversi campus, dove i giovani hanno espresso il loro rifiuto a quello che viene definito “il golpe continuo” del governo di Nicolas Maduro, per poi decidere di scendere in piazza per esprimere il loro dissenso e la loro protesta.

Un gruppo di studenti dell’Università Cattolica ha marciato fino alla sede della Conferenza Episcopale a Caracas, per consegnare ai vescovi un messaggio per Papa Francesco, “perché deve sapere che ci stanno picchiando e ci stanno uccidendo”, come ha raccontato un manifestante al quotidiano El Nacional.

Decine di manifestanti sono stati soccorsi da paramedici e volontari a margine delle proteste, la maggior parte colpiti da granate lacrimogene sparate ad altezza d’uomo e da pallettoni di gomma.

Nella giornata del 3 maggio, durante gli scontri, sono morti un poliziotto e un ragazzo di 17 anni.

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