“L’uomo che cercò di uccidere Hitler è un traditore”, il leader giovanile dell’AfD nella bufera
Lars Steinke si è scagliato sul proprio profilo Facebook contro Claus Von Stauffenberg, militare tedesco che svolse un ruolo di primo piano nell'Operazione Valchiria
Il leader di Allianz für Deutschland (AfD) per la sezione giovanile dello stato tedesco della Bassa Sassonia, Lars Steinke, è finito nella bufera negli ultimi giorni dopo aver pubblicato un post molto controverso sul proprio profilo Facebook.
Il post, ora privato, chiamava una figura di rilievo della storia bellica tedesca, il colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, “traditore”.
Von Stauffenberg è stato uno dei cospiratori che nel 1944 ha progettato ed eseguito l’attentato alla vita di Hitler, anche conosciuto con il nome in codice Operazione Valchiria.
Secondo il quotidiano tedesco Welt, che ha ottenuto uno screenshot del post incriminato, il giovane leader di AfD ha anche chiamato il piano per assassinare Hitler “il vergognoso tentativo di un codardo” che “voleva salvarsi la pelle”.
Infatti, quando alcuni politici e militari di rilievo della Wermacht decisero di assassinare il leader nazista Adolf Hitler il 20 luglio 1944, le forze alleate stavano cominciando ad avvicinarsi alla Germania e promettevano di invaderla da ogni lato.
Lo scopo dell’operazione era quello di far fuori Hitler e attuare un colpo di stato per instaurare un nuovo governo che negoziasse una pace separata con gli Alleati, evitando così la disfatta militare e l’invasione della Germania.
L’attentato fu messo in atto dal colonnello Von Stauffenberg stesso, che si recò nel quartiere generale di Hitler a Rastenburg, nella Prussia Orientale, e piazzò una bomba sotto alla scrivania del Führer.
L’esplosione della bomba, però, non causò la morte del leader nazista, che venne salvato dal tavolo di legno massiccio. Von Stauffenberg e gli altri conspiratori vennero scoperti e fucilati per alto tradimento.
Il Welt ha anche aggiunto che Lars Steinke avrebbe scritto: “Quella guerra non era – al contrario di quanto dice la propaganda di oggi – una guerra contro Hitler, ma piuttosto contro la Germania e il popolo tedesco”. Von Stauffenberg, nella sua visione, sicuramente “non era un eroe”.
Le sue azioni, a dire di Steinke, avrebbero reso il colonnello “un nemico dei soldati tedeschi, dei civili tedeschi e di conseguenza un nemico della Germania e un mio nemico”.
La reazione di Allianz für Deutschland
Allianz für Deutschland è un partito di estrema destra tedesco che detiene 92 seggi nel parlamento tedesco, il Bundestag. È diventato il terzo partito tedesco alle elezioni di settembre 2017, ottenendo il 12,5 per cento dei voti.
L’AfD ha guadagnato popolarità soprattutto in seguito alla decisione di Angela Merkel del 2015 di aprire le frontiere a oltre un milione di migranti in fuga dal conflitto in corso in Medio Oriente. Nell‘ex Germania Est ha riscosso oltre il 20 per cento dei consensi, risultando essere il secondo partito subito dopo la CDU della Merkel.
Nonostante la propria lunga storia di affermazioni controverse e la propria rivendicazione dell’etichetta di nazionalismo tedesco, nel caso di Lars Steinke il partito si è voluto subito distanziare dalle affermazioni.
“Affermazioni del genere non hanno senso. Stauffenburg è un eroe della storia tedesca. Steinke si è squalificato dall’AfD da solo, e dovrebbe essere escluso dal partito”, ha scritto il portavoce di AfD Christian Lüth su Twitter citando il leader del partito Alexander Gauland.
Un altro pezzo grosso del partito di estrema destra, Jörg Meuthen, ha dichiarato i commenti di Steinke “completamente inaccettabili”, dicendo che mostrano “una comprensione assurda della storia, che non ha assolutamente posto nel partito”.
Anche la sezione a cui appartiene il giovane, quella della Bassa Sassonia, ha preso le distanze dall’affermazione.
Le altre affermazioni controverse dei leader di AfD
Quella di Steinke non è però la prima affermazione controversa sull’oscura storia tedesca pronunciata da un leader del partito.
Uno dei presidenti del partito, Alexxander Gaudland, qualche mese fa aveva detto che il regime nazista era stato soltanto “una merda d’uccello in più di mille anni di storia di successi tedeschi”, minimizzando i crimini commessi dai propri connazionali durante la seconda guerra mondiale.
Un’altra volta, la co-presidente Alice Weidel ha definito in una mail i propri opponenti politici “dei maiali”, “marionette delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale”.
C’è poi Björn Höcke, capo della sezione di AfD in Turingia, che ha definito il monumento per ricordare le vittime dell’Olocausto a Berlino “un monumento alla vergogna”, dicendo che il Paese dovrebbe smettere di chiedere scusa per quanto fatto in passato.