Lavazza fa pressioni sull’Arsenal contro il tweet pro-Palestina di Elneny: parte la campagna di boicotaggio
Il gruppo Lavazza ha fatto pressioni sul club londinese dell’Arsenal per redarguire il calciatore egiziano Mohamed Elneny che ha condiviso un Tweet in supporto della Palestina, dove dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas ci sono stati 220 morti, di cui 63 bambini, in particolare nella striscia di Gaza. I morti in Israele sono stati fino ad oggi 12.
“Il mio cuore, la mia anima e il mio supporto sono con te, Palestina”, ha scritto Elneny su Twitter. Il club londinese si è messo in contatto con il calciatore per chiedere chiarimenti e fargli conoscere le implicazioni della sua presa di posizione su input di Lavazza, uno degli sponsor dell’Arsenal, che aveva espresso perplessità rispetto al messaggio di Elneny.
Al quotidiano Jewish Chronicle, il gruppo Lavazza ha confermato di aver contattato l’Arsenal per “rimarcare le preoccupazioni sul fatto che il club sia associato a tale messaggio”. “Il contenuto di tale post non è assolutamente allineato con i valori della nostra compagnia. Il Gruppo Lavazza è totalmente impegnato nella lotta al razzismo e all’antisemitismo”, ha fatto sapere l’azienda.
A far infuriare gli ebrei tifosi dell’Arsenal sarebbe stata l’immagine marchiata “Palestinian Lives Matter” contenuta nel post di Elneny, tanto che il Board of Deputies of British Jews si sarebbe rivolto a tutti gli sponsor della squadra affinché rispondessero al tweet, ma solo Lavazza avrebbe accolto l’appello. All’emittente Sky Sports News, il club sportivo ha chiarito che “qualsiasi dipendente dell’Arsenal e tutti i giocatori hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni sulle proprie piattaforme”, ma di aver parlato con Mo per “fargli comprendere le implicazioni più ampie della sua esposizione”.
“Come club, ci impegniamo ad affrontare ed eliminare tutte le forme di discriminazione e continuare a sostenere la necessità di uguaglianza e diversità in tutti i settori della vita quotidiana”, ha dichiarato lo staff della squadra. Intanto la vicenda ha scosso l’opinione pubblica e su Twitter sono diventati virali gli hashtag “We Support Elneny” e “Boicotta Lavazza”, per il sentimento di rabbia esploso nei confronti del noto marchio di caffè.
Secondo quanto riportato sempre dal Jewish Chronicle, uno dei membri del Board of Deputies of British Jews si sarebbe addirittura rivolto alla Football Association per sospendere il calciatore, ma questa ha assicurato che non punirà tifosi, giocatori o club che esporranno le bandiere israeliane o palestinesi nelle gare di questo finale di stagione.
“Il Gruppo Lavazza non ha mai richiesto di limitare la libertà di espressione – il cui diritto è un valore insindacabile – e non c’è stata alcuna volontà di censura. Qualche giorno fa, in qualità di partner ufficiale dell’Arsenal F.C, è stato chiesto a Lavazza di prendere posizione nei confronti del post su Twitter della star del calcio Mohamed Elneny. Si è risposto senza spiegare adeguatamente la posizione. In seguito, è stato contattato il club per avere una migliore comprensione di quanto stesse accadendo, senza alcuna intenzione di far pressione. Ci dispiace molto che questo abbia generato incomprensioni. Il Gruppo Lavazza respinge la violenza in qualsiasi forma, per qualsiasi motivo e da chiunque sia perpetrata e condivide il dolore per le perdite umane da essa provocate”, ha dichiaratoin una nota stampa lo staff del Gruppo Lavazza.