La strage dei pesci in Messico
Quasi 50 tonnellate ne sono morti la scorsa settimana nel lago Cajititlan, senza però che sia stata stabilita una causa certa
Quasi 50 tonnellate di pesci morti sono venuti a galla la scorsa settimana nel lago Cajititlan, nello stato di Jalisco, in Messico.
Il pesce ritrovato appartiene alla specie dei cavedani popoche, che si trova principalmente nello stato di Jalisco, che ha per capitale Guadalajara.
Non è la prima volta che nel lago Cajititlan si verifica un evento del genere. Lo scorso anno, 800 tonnellate di mojarra, un’altra specie di pesce locale, sono morti nelle stesse acque.
Secondo il sindaco di Tlajomulco, città che sorge sul lago Cajititlan, “il disastro è ciclico ed è stato causato da una variazione delle temperature e dalla diminuzione dell’ossigeno”.
Il segretario per l’ambiente di Jalisco, Maria Magdalena Ruiz Mejia, punta invece il dito contro le fabbriche che sorgono nei dintorni del lago, e che, a suo modo di vedere le cose, ne inquinerebbero le acque causando questi straordinari tassi di mortalità tra i pesci.
“Non abbiamo elementi per stabilire che si tratti di un evento naturale e ciclico. Al contrario, abbiamo una serie di variabili che ci portano a credere che questo fenomeno non solo sia ricorrente, ma diventi sempre più frequente e preoccupante”, ha affermato la Ruiz Mejia, aggiungendo che è anche causato dalla cattiva gestione delle acque.
Il lago Cajititlan è lungo nove chilometri e largo due, e si trova a nord del Chapala, il principale lago della regione che si trova 500 chilometri a ovest di Città del Messico.