La provocazione di Putin: Edward Snowden diventa cittadino russo
Il presidente russo Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza a Edward Snowden, la talpa del Datagate che nel 2013 si era rifugiato proprio in Russia dopo essere scappato dagli Stati Uniti per avere rivelato i segreti del sistema di spionaggio statunitense.
La mossa, dal forte valore simbolico e politico, altro non è che una provocazione che l’uomo forte del Cremlino ha inviato al nemico d’oltreoceano Joe Biden, mentre le relazioni fra Mosca e Washington sono al minimo storico a seguito della guerra in Ucraina.
Snowden, informatico con contratto in appalto alla National Security Agency degli Stati Uniti, vive in Russia dal 2013, dopo una travagliata fuga dal suo Paese natale. All’epoca, dopo aver trafugato e reso noto documenti riservati che spiegavano in modo dettagliato i programmi di sorveglianza del governo tramite la Nsa, era scappato a Hong Kong e da lì a Mosca.
Gli è stata concessa la residenza permanente in Russia nel 2020. All’epoca, aveva dichiarato di voler richiedere la cittadinanza russa, senza però rinunciare a quella statunitense.
L’avvocato di Snowden, Anatoly Kucherena, ha detto all’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti che la moglie, Lindsay Mills, americana che l’ha raggiunto in Russia, chiederà anche lei il passaporto russo. La coppia ha una figlia, nata nel dicembre 2020. Essendo nata nella Federazione Russa, “ha ricevuto la cittadinanza russa per nascita”, ha detto ancora il legale.