La Francia intensificherà la sua presenza militare nell’est Europa: nuovi carri armati e blindati entro inizio 2023
Romania, Estonia e Lituania, questi i territori orientali della Nato nei quali la Francia vuole rinforzare la sua presenza militare attraverso l’invio di brigate e veicoli blindati di fanteria entro l’inizio del 2023. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Sébastien Lecornu durante un’audizione davanti alla Commissione di Difesa del Senato, martedì 11 ottobre, spiegando che la decisione è stata presa “considerando la situazione sul fianco orientale della Nato e la violenza dei combattimenti in Ucraina”.
In Romania sono già presenti dall’inizio del conflitto 500 soldati mandati da Parigi, e si prevede un aumento del contingente di 200 unità. Sono in arrivo uomini e blindati francesi anche per l’Estonia, già presenti dal 2017 insieme a diversi aviatori che partecipano alla polizia del cielo del paese baltico. Infine sarà incentrato proprio ad alta quota il rinforzo mandato in Lituania dal governo di Macron, che vi dispiegherà alcuni aerei da combattimento Rafale dell’azienda Dassault. Il ministro Lecornu ha inoltre annunciato un aumento delle spese militari pari a 3 miliardi di euro per il 2023.
L’allargamento a Est della presenza della Francia rappresenta uno sfogo per il suo esercito, che dalla fine della sua operazione nella regione del Sahel ha rimpatriato molte truppe senza sapere bene dove metterle. Ma si tratta sopratutto di un mondo per recuperare l’imbarazzo provato dall’Eliseo da quando è stato rivelato che la Francia si colloca all’undicesimo posto per invio di aiuti militari all’Ucraina. Un bilancio insoddisfacente per uno degli eserciti più invadenti al mondo.
Infatti il Ministero della Difesa Ucraino ha pubblicato oggi un inquietante video nel quale riprende una canzone di Brigitte Bardot e diversi clichés sul romanticismo dei francesi con il seguente testo: “Se volete veramente conquistare il nostro cuore niente può battere l’artiglieria 155 mm”, allegando video di obici semoventi Caesar.