L’Europa spiegata con quattro mappe
La popolazione, la disoccupazione giovanile, il Pil e i flussi migratori per capire il quadro economico e demografico dell'Europa
L’Europa è in continuo movimento. La popolazione migra verso il nordovest del continente, mentre il Pil continua a crescere nei Paesi dell’est.
I centri urbani più importanti crescono a discapito delle campagne e le città più piccole si svuotano lentamente. Il sud dell’Europa continua a soffrire sotto le politiche di austerity e la disoccupazione giovanile raggiunge livelli altissimi in Grecia e Spagna.
Le ricerche della fondazione Bloomberg Philanthropies e dell’istituto LSE Cities hanno realizzato quattro mappe per provare a capire il quadro economico e demografico generale dell’Europa.
Il prodotto interno lordo
L’Europa dell’est, spesso vista come una zona povera e con poche opportunità, ha fatto registrare l’aumento del Pil più significativo tra il 2003 e il 2013, anni in cui il Pil greco e quello italiano hanno invece subìto un calo del 2 per cento.
La disoccupazione giovanile
Quasi due terzi dei greci e degli spagnoli con meno di 25 anni sono senza lavoro. Ma anche in una città del nord Europa come Stoccolma la disoccupazione giovanile si avvicina al 30 per cento.
Nel Regno Unito i numeri variano notevolmente da città a città. Secondo i dati, i giovani sembrano trovare lavoro più facilmente nelle città con una più grande popolazione universitaria o programmi di apprendistato ben sviluppati.
La popolazione
Le migrazioni verso città più grandi non avvengono solo a livello internazionale, ma spesso anche a livello nazionale. La popolazione in molte città europee sta infatti crescendo a causa dei movimenti migratori all’interno dello stesso Paese.
Basta guardare la capitale albanese di Tirana che è cresciuta del 2,8 per cento l’anno, mentre le zone circostanti si sono spopolate. Nel nord dell’Europa sono le popolazioni delle città di Manchester, Utrecht e Bruxelles a essere cresciute di più e probabilmente a causa delle proprietà a prezzi più accessibili rispetto a città come Londra o Parigi.
I flussi migratori
Le città del nordovest dell’Europa sembrerebbero essere quelle predilette dagli emigranti all’interno del continente europeo. In città come Londra, Losanna e Mannheim, i residenti nati all’estero costituiscono più del 40 per cento della popolazione.
Nelle città dell’est Europa invece, questi non superano il 5 percento, il che rappresenta un problema poichè diventa difficile sostituire i numerosi lavoratori che lasciano il Paese.