Il curdo verrà insegnato a scuola per la prima volta dopo 52 anni
Il governo autonomo del Kurdistan siriano ha deciso di introdurre lo studio del curdo, che era stato vietato dal governo centrale siriano
Il governo del Kurdistan siriano ha deciso di introdurre lo studio della lingua curda nelle scuole.
Dal 1963 la Siria aveva vietato l’insegnamento della lingua utilizzata nella parte ovest del Paese e chiunque fosse stato sorpreso ad insegnarla sarebbe stato arrestato.
I bambini delle minoranze presenti nel Paese – curdi, assiri e turkmeni – potevano studiare soltanto l’arabo a scuola e non la propria madrelingua.
Oggi, il Partito di unità democratica ha deciso di liberalizzarne la diffusione, inserendolo nel programma di studi dei primi tre anni scolastici e instituendolo come lingua ufficiale di apprendimento per il restante percorso di studi.
Secondo le autorità, insegnare ai bambini la propria lingua natale è indispensabile perché crescano amando la propria terra. Non la pensano allo stesso modo alcuni cittadini della zona, sebbene curdi, che sostengono che il sistema scolastico possa peggiorare di qualità e che gli iscritti potrebbero calare a causa dei nuovi programmi di studio.
Nonostante il governo siriano non abbia ancora approvato la proposta e alcuni partiti del Kurdistan siano contrari, Unità democratica ha deciso di procedere con l’attuazione del progetto.