Dalla conversione all’Islam ai precedenti: chi è l’attentatore di Kongsberg armato di arco e frecce
Dalla conversione all’Islam ai precedenti: chi è l’attentatore di Kongsberg armato di arco e frecce
Si chiama Espen Andersen Brathen l’uomo di 37 anni che ieri sera ha ucciso cinque persone con arco e frecce nella città norvegese di Kongsberg. Secondo i servizi di intelligence norvegesi, l’azione risulta al momento un “atto terroristico”, anche se le indagini devono ancora appurarne le motivazioni.
L’uomo, un pregiudicato convertito all’Islam, era già noto alle autorità del paese scandinavo come potenziale estremista islamico. Il capo della polizia Ole Bredrup Sæverud ha infatti dichiarato che erano già sorti “timori relativi alla sua radicalizzazione”, aggiungendo che durante un interrogatorio l’uomo ha confessato.
“Gli eventi a Kongsberg attualmente sembrano essere stati un atto terroristico, ma l’indagine (…) chiarirà in modo più dettagliato da cosa sono stati motivati “, ha detto il servizio di intelligence norvegese Pst in una nota, in cui ha anche affermato che l’azione non influirà sulla valutazione delle minacce a cui è esposto il paese, che rimangono di livello moderato.
Nell’attacco, il più sanguinoso nel paese dalla strage commessa dall’estremista di destra Anders Behring Breivik nel 2011, in cui morirono 77 persone, hanno perso la vita quattro donne di età compresa tra 50 e 70 anni e ne sono rimaste ferite gravemente altre due, finite in terapia intensiva. Uno è un agente di polizia che si trovava fuori servizio, colpito alla schiena mentre stava in un supermercato.
Secondo la polizia, l’uomo è stato arrestato mezz’ora dopo il primo contatto con gli agenti, avvenuto ieri pomeriggio alle 18:15, quando Braten è inizialmente riuscito a fuggire. È stato poi fermato dopo alle 18:47, dopo che sono stati segnalate diverse aggressioni con arco e frecce nelle città.
L’uomo, residente a Kongsberg e figlio di una cittadina danese, era già stato condannato per furto e per il possesso di una piccola quantità di cannabis nel 2012. Nel 2020 un’ordinanza restrittiva gli ha vietato di avvicinarsi a due parenti, dopo aver minacciato di uccidere uno di essi.
Secondo il suo avvocato, Brathen sta “collaborando e sta fornendo dichiarazioni dettagliate” ed è “profondamente colpito” da quanto accaduto.