Kazakistan: 500 manifestanti arrestati nel giorno delle elezioni presidenziali
Kazakistan cinquecento manifestanti arrestati nel giorno delle presidenziali | Kazakistan elezioni presidenziali
Kazakistan manifestanti arrestati – Sono almeno cinquecento i manifestanti arrestati nella giornata di oggi, domenica 9 giugno, dalla polizia del Kazakistan nelle città di Nursultan, il nuovo nome della capitale Astana, e Almaty, nel giorno in cui nel Paese asiatico sono in programma le elezioni presidenziali.
A riferirlo è l’agenzia di stampa russa Interfax.
Dopo 30 anni, infatti, il Kazakistan è chiamato a eleggere il successore di Nursultan Nazarbayev, autoritario Capo di Stato dal 1990, un anno prima che il Paese ottenesse l’indipendenza dall’Unione Sovietica.
A manifestare sono i sostenitori dei partiti dell’opposizione che ritengono queste elezioni una farsa.
Nonostante Nazarbayev non sia candidato, infatti, la vittoria dovrebbe andare a Kassym-Jomart Tokayev, successore indicato da Nazarbayev e attuale presidente ad interim.
Tokayev, infatti, è subentrato lo scorso 20 marzo a Nazarbayev e come primo atto ufficiale da presidente ha deciso di cambiare il nome della capitale: da Astana a Nursultan, in onore dell’ex Capo di Stato kazako.
Nonostante le proteste delle opposizioni, le autorità continuano a dichiarare che le elezioni sono libere, che i candidati in lizza sono molto e che tutti si possono votare.
Nessuno, però, crede al fatto che le urne indicheranno un vincitore diverso da Tokayev.