Afghanistan, esplosione all’università di Kabul: almeno sei morti
A Kabul un’esplosione tra gli studenti in fila all’università: almeno due morti
Un’esplosione violenta davanti a un’entrata dell’Università di Kabul, in Afghanistan, ha colpito alcuni studenti in fila uccidendone sei e provocando almeno ventisette di feriti. La notizia è stata confermata da Wahid Mayar, portavoce del ministero della Salute, che ha spiegato che le vittime sono state trasportate in uno degli ospedali della capitale.
Secondo la ricostruzione dei funzionari della polizia, potrebbe trattarsi di un attentato ma resta da chiarire se il gesto sia stato effettuato da un kamikaze o se gli ordigni siano stati detonati a distanza. Stando alla prime indagini, l’esplosione sarebbe stata provocata da un ordigno magnetico piazzato nella zona. Non ci sono state rivendicazioni ma a Kabul sono attivi sia affiliati dell’Isis sia i Taliban che, tuttavia, hanno recentemente dichiarato l’intenzione di ridurre gli attacchi alla popolazione civile.
Il portavoce della polizia Ferdous Faramarz ha aggiunto che due veicoli sono ancora in fiamme in seguito all’esplosione avvenuta davanti agli ingressi dell’università, situata nel distretto 3 della città. Il campus di Kabul ospita numerosi ostelli dove, durante l’estate, soggiornano studenti per frequentare corsi e condurre ricerche.
Nelle scorse settimane le forze di sicurezza afghane avevano arrestato tre persone, compreso un lettore dell’Università di Kabul, sospettati di legami con lo Stato Islamico nel reclutamento per il gruppo e l’ideazione di attacchi terroristici nella città.
L’esplosione arriva a poche ore da un attentato contro una caserma, a Kandahar nel sud dell’Afghanistan, in cui hanno perso la vita almeno dodici persone e una novantina sono rimaste ferite. A riferirlo sono state fonti locali, che hanno chiarito come, dopo l’esplosione, i miliziani Taliban hanno attaccato il dipartimento anti-narcotici della polizia di Kandahar.
Nello scontro a fuoco che ne è seguito, gli agenti hanno ucciso otto assalitori. I Taliban hanno rivendicato la paternità dell’attacco, affermando che sono stati uccisi anche membri delle forze di sicurezza.