Juppé, uno dei candidati del centrodestra in Francia: voglio un paese forte come la Germania
Intervistato da Repubblica, l’avversario di Sarkozy ha discusso dei problemi che sta vivendo l’Unione europea, dalla Brexit alla crisi dei migranti
Il candidato favorito alle primarie del centrodestra in vista delle presidenziali in Francia, l’ex premier Alain Juppé, sogna un paese leader in Europa e non assoggettato alla locomotiva tedesca.
“La voce della Francia oggi non pesa più, su molti negoziati siamo stati lasciati ai margini. Dobbiamo ritrovare la nostra forza e credibilità, facendo riforme serie come quella delle pensioni e del mercato del lavoro. Solo quando saremo tornati alla pari con la Germania potremmo allargare la leadership europea ad altri”, ha detto l’esponente della destra moderata francese in un’intervista al quotidiano italiano La Repubblica.
Juppé ha sostenuto di essere il miglior candidato per contrastare l’ascesa della destra di Marine Le Pen e salvare la Francia dal clima di paura e isteria. L’ex premier ha infine parlato dei problemi dell’Unione europea, dalla Brexit alla crisi dei migranti.
In Europa, “immaginare che ogni paese possa fare da sé è disastroso. Rischiamo di diventare stati vassalli della Russia, della Cina e di altri ancora. Dobbiamo ritrovare la consapevolezza del nostro destino comune”, sostiene Juppé, anche se riconosce che se alcuni paesi non condividono questa visione non possono essere costretti a farlo da Bruxelles.
Sull’immigrazione ha detto di essere “favorevole a una maggiore solidarietà con l’Italia, ma solo se verranno rafforzati i controlli alle frontiere e se ci saranno accordi per poter rimandare i migranti illegali nei paesi africani”.
La migliore soluzione, secondo l’aspirante candidato all’Eliseo, sarebbe intervenire direttamente sulle coste libiche. Juppé ha anche difeso l’intervento francese nel paese, che ha cointribuito alla caduta di Gheddafi ed evitato, a suo dire, lo sterminio di migliaia di civili da parte del dittatore.