Il presidente della Commissione Ue Juncker si recherà in Russia
La decisione arriva in pieno dibattito sulle sanzioni a Mosca. Non è ancora chiaro se incontrerà in un colloqui faccia a faccia il presidente russo Putin
Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il 16 giugno si recherà in Russia in occasione di un forum economico a San Pietroburgo, il St. Petersburg International Economic Forum, e incontrerà il presidente Vladimir Putin.
L’annuncio arriva in pieno dibattito all’interno dell’Unione europea sul rinnovo o meno delle sanzioni economiche imposte alla Russia dopo la sua annessione della Crimea e il supporto ai ribelli ucraini.
Mentre diversi leader europei, tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno già visitato la Russia dopo l’annessione della Crimea nel 2014, Juncker sarà il primo leader di un’istituzione europea a recarsi nel paese.
Il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, ha dichiarato che sarebbe “l’occasione giusta per trasmettere alla leadership russa, così come a un pubblico più ampio, la prospettiva dell’Unione europea per quanto riguarda lo stato attuale delle relazioni Ue – Russia”.
Schinas ha ribadito la politica di sanzioni europee nei confronti della Russia, dicendo che la visita del 16 giugno prossimo non è assolutamente in contrasto con essa.
Al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno i leader europei saranno chiamati a decidere se proseguire con le sanzioni economiche.
“La durata delle sanzioni è chiaramente legata alla completa realizzazione da parte della Russia degli accordi Minsk e il rispetto per la sovranità dell’Ucraina”, ha detto Schinas, riferendosi all’accordo di pace in fase di stallo.
Non è stato specificato se Putin e Juncker avranno anche un colloquio faccia a faccia, oltre al forum.
“L’elemento più positivo di questo viaggio è che mostra una prontezza e una volontà di dialogo per ottenere il consenso sulle questioni su cui abbiamo ancora divergenze forti”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Juncker è stato criticato da alcuni funzionari europei che mantengono una linea dura nei confronti delle sanzioni economiche.
La Lituania, ex repubblica sovietica e ora membro dell’Unione Europea e della Nato, molto diffidente nei confronti della Russia, ha fortemente criticato la decisione del viaggio.
“Una visita da parte di un leader di questo livello porta sempre con sé un grande valore simbolico. Non vedo alcun motivo per cui ci sarebbe bisogno di dimostrare, anche simbolicamente, alla Russia che stiamo cercando un contatto”, ha detto il ministro degli Esteri della Lituania, Linas Linkevicius.
Negli ultimi giorni Mosca ha migliorato la sua posizione agli occhi dell’Europa, liberando la pilota ucraina Nadezhda Savchenko, in prigione in Russia dal 2014, in uno scambio di prigionieri. La pilota era diventata una sorta di simbolo della resistenza contro l’occupazione russa in Ucraina.