Arabia Saudita, il principe bin Salman: “Khashoggi appoggiava l’islam radicale”
L'uomo più potente del regno, secondo quanto riportato della Bbc, in una telefonata con Jared Kushner avrebbe affermato che il reporter saudita dissidente era membro dei Fratelli Musulmani, movimento islamico radicale
Secondo il principe ereditario Mohammed bin Salman, il reporter Jamal Khashoggi era “un pericoloso islamista“. Poco dopo la scomparsa del giornalista dissidente, ma prima che l’Arabia Saudita ammettese l’omicidio, l’uomo più potente del regno avrebbe detto a Jared Kushner che il giornalista dissidente faceva parte dei Fratelli Musulmani, movimento islamico radicale. La telefonata sarebbe avvenuta il 9 ottobre 2019, una settimana dopo la scomparsa del giornalista.
L’Arabia Saudita ha negato che la conversazione con il responsabile per il Medio Oriente della Casa Bianca, e genero del presidente del presidente Trump, sia mai avvenuta.
La ricostruzione del caso – Jamal Khashoggi, giornalista e dissidente saudita è sparito il 2 ottobre 2018 dopo essere entrato nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul. Collaboratore del quotidiano statunitense Washington Post, l’uomo si era recato nella struttura per completare alcune “pratiche burocratiche”.
Dopo aver affermato per giorni che il giornalista aveva lasciato il consolato, il 20 ottobre l’Arabia Saudita ha ammesso che Khashoggi è stato ucciso all’interno del consolato, precisando però che la morte sarebbe avvenuta durante una colluttazione.
Il 23 ottobre il presidente turco Erdogan ha tenuto un discorso davanti ai suoi colleghi di partito in cui ha reso note le informazioni in suo possesso sull’omicidio, spiegando che si è trattato di un atto premeditato e organizzato giorni prima. “Tutte le prove raccolte fino ad ora vanno nella direzione di quello che è stato un omicidio eseguito in maniera selvaggia”, ha affermato Erdogan.
Il 25 ottobre Riad ha ammesso che l’omicidio è stato premeditato.
Successivamente sul caso è intervenuto anche il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman: “È stato un atto efferato, ingiustificabile che addolora tutti i sauditi e il mondo intero, l’Arabia Saudita e la Turchia compiranno tutti i passi per punire i responsabili”, ha dichiarato.
Il giorno prima, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva per la prima volta ventilato l’idea che il mandante dell’omicidio possa effettivamente essere il principe ereditario.
Chi è Jamal Khashoggi – Ex consigliere del governo saudita, Khashoggi aveva deciso di autoesiliarsi negli Stati Uniti nel 2017 per timore di un possibile arresto, dopo aver criticato alcune decisioni del principe ereditario saudita, nonché ministro della Difesa, Mohammed bin Salman.
Il giornalista aveva anche espresso diverse critiche sull’intervento militare di Riad in Yemen.
Khasoggi aveva più volte denunciato intimidazioni, arresti e attacchi subiti da giornalisti, intellettuali e leader religiosi non allineati con la casa reale saudita.
Ex redattore del quotidiano Al-Watan e di un canale di notizie tv saudita, Khashoggi ha anche partecipato ai programmi della Bbc sull’Arabia Saudita e sul Medio Oriente.
Il giornalista è anche noto per la sua relazione con il giovane Osama Bin Laden, con il quale ha viaggiato molto in Afghanistan negli anni Ottanta durante l’occupazione sovietica.